Fausto Romitelli

An Index Of Metals

2005 (Cyprès Records)
musica contemporanea, avanguardia

"Al centro del mio comporre c'è l'idea di considerare il suono come una materia in cui sprofondare per forgiarne le caratteristiche fisiche e percettive: grana, spessore, porosità, luminosità, densità, elasticità. Quindi scultura del suono, sintesi strumentale, anamorfosi, trasformazione della morfologia spettrale, deriva costante verso densità insostenibili, distorsione, interferenze, anche grazie al ricorso alle tecnologie elettroacustiche. E sempre maggiore importanza data alle sonorità di derivazione non accademica, al suono sporco e violento di prevalente origine metallica di certa musica rock e techno".
(Fausto Romitelli)

L'ultimo lascito del compositore goriziano Fausto Romitelli è una video-opera di circa cinquanta minuti per soprano, ensemble, strumenti elettronici e videoproiezione, composta con la collaborazione del video-artista Paolo Pachini. Edito dalla belga Cyprès nel 2005, "An Index Of Metals" presenta una confezione contenente due compact disc; il primo è l'esecuzione canonica ad opera del sensazionale ensemble Ictus diretto da George Elie-Octors con il soprano Donatienne Michel Dansac. Il secondo consiste invece in una video-installazione diretta da Paolo Pachini, Alexandre Fostier e Jean-Luc Plouvier.

Prima di tutto è opportuno inquadrare Romitelli come compositore. Goriziano di nascita, ma milanese d'adozione, Romitelli si diploma al conservatorio meneghino Giuseppe Verdi e matura successivamente la sua formazione presso l'Accademia di Siena e l'Ircam di Parigi ("compositeur en recherche").
A livello stilistico, è fondamentale la lezione puntillistica di Franco Donatoni, mentre presso l'istituto francese studia l'utilizzo delle nuove tecnologie al Cursus d'Informatique Musicale e viene influenzato dalla imperante corrente spettrale capitanata da Gérard Grisey, Tristan Murail e Hugues Dufourt. Insieme a questi Maestri, appaiono fondamentali per la formazione del Nostro il magiaro György Ligeti (l'utilizzo di certe tecniche micro-polifoniche), l'italiano Giacinto Scelsi e in generale tutta l'avanguardia colta europea post-bellica. Da non sottovalutare è inoltre il territorio della popular music, al quale Romitelli strizza l'occhio senza remore. Infatti, non è mai stato un mistero il suo interesse verso certi lidi del rock più sperimentale e oltranzista - dalla psichedelia di fine anni Sessanta (Pink Floyd, Jimi Hendrix) al kraut-rock tedesco fino alle ultime esperienze di musica glitch e techno (Pan Sonic, Aphex Twin).

"An Index Of Metals" conquista definitivamente nuovi orizzonti nel panorama della musica contemporanea. Romitelli applica il calcolo e le conoscenze acquisite in anni di studio per gestire e miscelare la disparità delle sorgenti utilizzate, ricercando un'unità d’insieme dai connotati espressionisti. Geniale è come l'opera, nella competenetrazione di elementi colti e tecniche produttive popolari, sia ancorata al tempo in cui viviamo, fedele specchio della lacerante malattia che di lì a poco lo avrebbe prematuramente portato alla morte.
Se il campionamento ("Introduzione") spezzato e filtrato di "Shine On You Crazy Diamond" dei Pink Floyd è il simbolo della civiltà post-industriale, le parti più smaccatamente glitch e ambient, campionate per l'occasione dagli stessi Pan Sonic, si incastrano a meraviglia nella partitura della composizione, che porta a galla la ricerca sulla massa del suono effettuata presso l'Ircam parigino.
Scorrendo le fasce sonore di chitarra, inframezzate da droni di basso che ricordano strutture ligetiane, ascoltiamo modulazioni discendenti direttamente dagli spettralisti francesi. Nello stesso scenario, il canto femminile (su testi della scrittrice Kenka Lekovich) che si inserisce nel sostrato compositivo con cadenze tonali di pianoforte rinvigorisce l'involucro materico e tellurico della musica.

"An Index Of Metals" è un atipico lavoro borderline che si pone tra stili molteplici e tendenze a un primo sguardo anti-logiche, ma che riesce a emergere trovandosi sempre a suo agio, risultando non accademico e congiuntamente rigoroso, originale e a suo modo innovativo. Vincitore del premio Abbiati, uno dei più importanti riconoscimenti italiani in ambito di musica d'Arte, "An Index Of Metals" può essere recepito come lo zeitgeist della musica contemporanea oggi.

Musicisti:

Ictus Ensemble

George-Elie Octors (direttore)
Fausto Romitelli (musica)
Donatienne Michel-Dansac (soprano)
Kenka Lekovich (testi)
Paolo Pachini, Leonardo Romoli (video)
Stefano Sonetti, Paolo Pachini (informatica musicale)
Pan Sonic (techno intermissions)

Dvd:

Alexandre Fostier (live recording) Milano 11/10/2004
Alexandre Fostier, Jean-Luc Plouvier (missaggio)
Vincent De Bast (masterizzazione)
Paolo Pachini (re-editing)

04/05/2009

Tracklist

  1. Introduzione
  2. Primo intermezzo
  3. Hellucination 1 "Drowingirl"
  4. Secondo intermezzo
  5. Drowngirl II
  6. Terzo intermezzo
  7. Drowngirl III
  8. Adagio
  9. Quarto intermezzo
  10. Hellucination 2/3 "Risingirl" / "Earpiercingbells"
  11. Finale
  12. Cadenza