Steffen Basho-Junghans

Late Summer Morning

2006 (Strange Attractors)
folk strumentale

Posti in apertura, i ventidue minuti della title-track basterebbero da soli a rendere questo disco più che consigliato. Una riflessione altamente lirica sulla dimensione magica della natura, al passaggio delle stagioni. O, per la precisione, sull'ultima mattina d'estate, quando la malinconia ci assale, sintomo di un futuro senza scampo, perchè sconosciuto. Meditativo ma non rassegnato, il fingerpicking è qui saggiamente rilassato, lasciando che le note si tengano la mano, l'una con l'altra, tra echi del buon vecchio Robbie e graffi lirici dell'orso John. La velocità aumenta poco alla volta, fino a sfiorare, nel finale, un girotondo impazzito.

Prestando la dovuta attenzione ad una tavolozza chiaroscurale come quella di "In A Secret Garden", non meraviglierà di certo il fatto che il tedesco Steffen sia, oltretutto, anche un pittore. Sono colori sbiaditi, ma non sconfitti dal tempo. Piuttosto, discorrono ancora con la luce del loro destino. I luccichii e le goccioline metalliche di "Woodland Orchestra" sembrano mimare l'effetto disarmante ed impressionistico della rugiada che s'annida dappertutto, quando ancora il sole è pigro ed indolente. La complessità degli intrecci segue una linea ascensionale, ma il congedo è di quelli che lasciano la pace nel cuore.

La stessa che si cela sotto l'apparente disarmonia di "Sky Dreamer’s Gold", un sofisticato mosaico emozionale di sensazioni, approntato con la maestria di chi possiede, ormai, il senso della misura e ne riconosce il valore fondamentale per rivolgersi, in maniera adeguata, al manifestarsi della madre natura. La ripetitività quasi ossessiva di "Azure No. 3" rimanda direttamente alle strutture diamantine di "Waters In Azure", invero ancora riecheggianti nella conclusiva fantasia di "Northern Winds", vicina ai rapimenti estatici del miglior Basho (quello di "Venus In Cancer" o dell'inarrivabile "Song Of The Stallion", per intenderci) e attraversata da bagliori narrativi ed ipnotici.

Ciò che resta, alla fine, è uno strano smarrimento del cuore, una dolce, magica sensazione di tranquillità spirituale. Insomma, ancora una volta, la musica e l'ineffabile a braccetto.

23/12/2006

Tracklist

  1. Late Summer Morning
  2. In A Secret Garden
  3. Woodland Orchestra
  4. Sky Dreamer's Gold
  5. Azure No. 3
  6. Northern Winds

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