Hard-Ons - Most People Are A Waste Of Time

2006 (Bad Taste)
punk

Gli australiani Hard-Ons, attivi fin dal 1982, sono un combo di punk-rock multirazziale formato dal batterista Pete Kostic (dal 2001 al posto di Keish De Silva), dal chitarrista Blackie e dal bassista Ray Ahn. E questa, in fondo, è ancora l’unica, vera notizia, perché, come spesso è accaduto con i loro lavori (10 per essere precisi), siamo ben lontani dal gridare al miracolo. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, questa volta i tre hanno gettato la spugna senza starci troppo a pensare.

A leggere un titolo come “What Would Stiv Bators Do”, comunque, all’inizio ci speravo. Ma c’è voluto poco perché mi accorgersi dell’imbroglio: uno specchietto per le allodole. Nessuno si azzardi a scomodare il sacro nome dei Dead Boys, per carità. Le chitarre grattano, ovvio. Ma qui il messaggio è meno “no future” e più “la vita farà pure schifo, però, tutto sommato, non mi lamento”. Insomma, soluzioni più ariose (“I’m Hurt I’m Pain”; There Goes One Of The Creeps That Hassled My Girlfriend), cantilenare monocorde (“Crack”), gentilezze ruvide (“Knowing My Luck…”) e furia scalcinata che s’adopera per la redenzione, senza esserne troppo convinta (“I'll Get Thrush Or Something”): tutto apparentemente “perfetto”, senza cedimenti, con quel piglio “giusto” e “orecchiabile” che dovrebbero stenderci immediatamente. Ma che ci volete fare: siamo stufi di sentire lo stesso disco registrato da migliaia di band. Un po’ di fantasia e un pizzico (giusto un pizzico…) di coraggio non guasterebbero mica, diamine! Ci manca poco, ormai, per imbracciare una chitarra, imparare tre accordi e mettere su una band. Ma il talento, purtroppo: quello non si può di certo improvvisare.

In “Bubble Bath” provano a fare i duri; Blackie grida come un ossesso, ma sotto sotto, quel melodiare bubblegum li condanna: sono dei mattacchioni, i soliti ragazzi della solita porta accanto (“Stop Crying”). Ma dove ho già sentito questo pezzo? Pegboy scipiti? Ramones sdolcinatissimi? Screaching Weasel fanciulli viziati e con i brufoli? Difficile dire. Retorica punk, forse? (“Poorest Kid On The Block”). Intriga, però. Altro che se intriga quella chitarra sinusoidale che trascina dietro di sé “But Officer I Was Just Doing My Job”. Poi, se con “Her Smile Is A Wish I Can't Obtain” e con “The Ballad Of Katrin Cartlidge si torna alla piena normalità, la fanno finita con il déjà vu al cubo di “Cockroach”. Ed era pure ora.

02/06/2006

Tracklist

  1. What Would Stiv Bators Do
  2. I'm Hurt I'm in Pain
  3. There Goes One of the Creeps that Hassled My Girlfriend
  4. Crack
  5. Knowing My Luck
  6. I'll Get Thrush or Something
  7. Bubble Bath
  8. Stop Crying
  9. Poorest Kid on the Block
  10. But Officer I Was Just Doing My Job
  11. Her Smile is a Wish I Can't Obtain
  12. The Ballad of Katrin Cartlidge
  13. Cockroach