A meno di un anno di distanza dall’esordio discografico, avvenuto con l’album “Apple Bay”, licenziato dalla Labrador sul finire del 2006, il collettivo indie-pop di Göteborg, composto da un numero variabile di elementi che, nei momenti più affollati, può arrivare fino a dodici, e saldamente capitanato da Tobias Isaksson, in arte Bobby, ci regala un nuovo lavoro, allegro e conciso (undici canzoni per poco più di 27 minuti di musica).
Le coordinate di “Long Gone Since Last Summer” non si spostano molto da quelle del precedente tentativo, pur attestandosi su un mood meno sbarazzino e vagamente più meditativo.
Se questo, da un lato, può essere considerato una maturazione della band, che abbandona il suono meno pulito e influenzato palesemente dalle registrazioni degli anni Sessanta del primo album, per una produzione elegante e cristallina, totalmente fuori dal tempo e dalle mode, c’è senz’altro chi potrà trovare tale “rallentamento” deludente e poco consono a convogliare al meglio l’energia che la band svedese sprigiona anche nelle proprie apparizioni dal vivo.
Il disco, comunque, basato su arrangiamenti ricchi e lussureggianti, con fiati, archi, chitarre e tastiere sbarazzine a fare da contraltare alla profondissima voce baritonale del leader e cantante Bobby, riserva non pochi momenti di assoluto godimento pop, a cominciare dalla iniziale “By Your Side”, decisamente accattivante e vicinissima, per ritmo e attitudine, ai suoni dell’esordio.
L’ascolto di brani quali “September Skies”, “Looking For Love” o “Back To Me”, tra i momenti maggiormente distesi del lavoro, rimanda, poi, ai Magnetic Fields più melodici e romantici, forse anche a causa della simile attitudine vocale e degli arrangiamenti piuttosto elaborati.
In chiusura, infine, due brani dolce-amari e a tratti commoventi, quali il duetto per voce maschile e femminile di “Always On My Mind” e la cullante e romantica (ma occhio all’arguto e disilluso testo) “Last Forever”, regalano le ultime emozioni di un album che, seppure molto difficilmente verrà ricordato nella storia della musica pop, certamente regalerà parecchi momenti di piacere auditivo e qualche piccolo brivido.
30/12/2007