Quetzolcoatl

Forever Bleeding Canyon Cloud

2007 (Foxglove)
ambient-drone music

Quetzolcoatl è moniker dietro cui si nasconde l’irlandese Timothy Hurley, uno dei numerosi personaggi di culto dell’underground mondiale. “Forever Bleeding Canyon Cloud” è la sua nuovissima produzione in edizione ovviamente limitata (si parla di 100 copie), un’opera pregna di sapori acquatici, di visioni rarefatte ed immagini esoteriche.

Parte “A Paternal Choir Of Sea Smoke”: droni amorfi e liquidi, spettrali ed atmosferici, in costante evoluzione, rapiti da palpiti oscuri e sedimentati. Una dilatazione amorfa e reiterata, per un’ambient music di uno strano mondo oltre il mondo, radioso ma segretamente malefico, intaccato da forze sfuggenti. Potrebbe essere la musica di fondali marini inesplorati, non luoghi ammutoliti. Bisogna abbandonarsi, come ci si abbandona in spiaggia in quel dormiveglia rigeneratore capace di bloccare il tempo in un granello di eterno…

Il rumore dell’acqua, lo sapete, ha un non so che di magico. Possiede una forza quasi liturgica, come nei “giardini del faraone” dei Popol Vuh, in cui le voci si fondono/confondono con lo sciabordio costante. La tensione è ancora una volta sovrannaturale; il distacco e la differenza avvertono di un senso prodigioso e mistico. Si galleggia a vista, tra cielo e terra (“Alignment Of The Floating ‘no Forest’”).

Poi, la terra, il distacco necessario, un luogo definito e conosciuto. E c’è come un rifrangersi di immagini nello specchio. Un rifrangersi di specchi negli specchi, per immagini alterate e proiettate indefinitamente verso chissà dove (“Beach Of Woe”).

Un ascolto obbligato per chi ha bisogno di pace interiore.

05/04/2006

Tracklist

1.     A Paternal Choir Of Sea Smoke
2.     Alignment Of The Floating ‘no Forest’
3.     Beach Of Woe

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