Pop educato e sontuoso, che rilegge in chiave progressiva le strutture tipiche del marchio Arcade Fire. Armonie vocali dunque, anche se solo accennate; poi linee melodiche di impianto folk tradizionale, forme in crescendo e un connubio affasciante di enfasi e delicatezza. "Labyrinthes" dilata e ingentilisce le architetture di "Funeral", ma conserva la predilezione per i brani di durata contenuta: le canzoni sono così mini-suite, impreziosite dall'organo, dai fraseggi di chitarra barocchi e riverberati e dall'uso costante della lingua francese.
Il disco scorre senza intoppi, ma i brani sono poco incisivi: al di là dei diversi buoni momenti, tendono a sfuggir via, lasciando poco più che un vago retrogusto liberty.
I Malajube sono un quartetto di Montreal; questo è il loro terzo album.
06/11/2009