Skare

Solstice City

2009 (Glacial Movements Records)
ambient

Il progetto Skare, qui all’esordio con “Solstice City”, nasce dalla collaborazione tra Mathias Josefson (già nei Moljebka Pvlse), Fredrik Olofsson e Per Åhlund.

Alle prese con field recordings, suoni trovati e strumenti manipolati, i tre musicisti scandinavi imbastiscono una sorta di concept-album giocato sulla compenetrazione/contrapposizione tra il caos della vita cittadina e la quiete delle sterminate distese di ghiaccio e di neve, alla ricerca di una terra di mezzo, di un "fragile" approdo dove il punto massimo della civiltà incontra il grado zero della stessa, in un gioco di rimandi senza fine.

Ne viene fuori un suono rarefatto e multi-sfaccettato, un soundscape etereo e, al contempo, abissale, come una voragine che, all’infinito, rimanda echi di sparse figure sonore, inquiete e, invero, un po’ troppo abbandonate a se stesse.

Alla fine, la musica non riesce a sopportare il peso di cotanta struttura “intellettuale”, perdendosi in rivoli infiniti, tra labirinti microtonali e lievi, algide asperità.

Fatta eccezione per “To The Other Shore” (preludio che dovrebbe lasciar intendere il passaggio verso un’altra dimensione percettiva…), le due lunghissime “Trough Wind And Broken Ice” e “The Snow Angel Factory” (rispettivamente, venti e ventisei minuti) procedono col pilota automatico inserito, muovendosi tra opaca kosmische musik, monolitici, fluttuanti continuum e sprazzi di concrete music dissossata, in un ipotetico scambio di vedute tra Richard Chartier e Bernhard Günter.

Ma si resta lo stesso interdetti per la pochezza delle idee.

18/03/2009

Tracklist

1. To The Other Shore
2. Trough Wind And Broken Ice
3. The Snow Angel Factory
 

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