Secondo disco per il cantautore bergamasco Andrea Casali, in arte Caso. La proposta è un country-folk emozionale, che punta a far vivere all'ascoltatore una serie di flussi di coscienza dell'autore, che descrive situazioni e stati d'animo con timbro deciso, melodie vocali sfuggenti e un accompagnamento minimale, fatto solo di una chitarra acustica dal suono robusto e, raramente, da altri elementi di colore come l'armonica a bocca.
Caso evita di sottostare troppo alle regole della metrica e le sue canzoni non hanno una strofa e un ritornello e tutto riesce a essere strutturato in modo da trasmettere la sensazione di genuinità senza andare mai fuori dalle righe. "Che sia musica di nicchia o di merda, l'importante è che sia onesta", canta Caso in un passaggio chiave dell'album, e indubbiamente il suo approccio riesce ad avere l'impatto giusto. Il problema è che, in nome del concetto di avere poche pretese, i brani non scadono mai nell'artefatto ma nemmeno riescono a elevarsi a un livello che emozioni nel profondo. Un lavoro che, quindi, non merita di essere bocciato, ma che difficilmente saprà dare qualcosa di importante a chi vi si volesse accostare.
17/04/2011