Heike Has The Giggles

Crowd Surfing

2012 (Foolica Records)
alt-rock

Dopo il buon esordio di "Sh!" e oltre un centinaio di date lungo tutto lo Stivale, alcune delle quali di spalla a gente come The Kills e Gossip, il quesito attorno agli Heike Has The Giggles ruotava attorno al secondo, cruciale lavoro in studio: promessa mantenuta o gruppo buono per una sola stagione? La risposta è già arrivata: il trio di Solarolo (Ravenna) con "Crowd Surfing" si dimostra, o meglio si conferma, uno degli astri nascenti del rock italiano del terzo millennio.

Emanuela Drei, Matteo Grandi e Guido Casadio hanno fatto le cose con calma. E con la testa. Hanno lasciato prendere forma ai nuovi pezzi, li hanno messi alla prova sul palco e, una volta sentitisi pronti per il secondo round in studio di registrazione, si sono affidati alle mani capaci della mantovana Foolica Records. Un'etichetta che sa far lavorare le proprie band con tutta la libertà di cui necessitano e, soprattutto, una label da sempre caratterizzata da forte vocazione esterofila: quello che gli Heike Has The Giggles, già piuttosto affermati nel panorama indie italiano, cercavano.
Ciò che ci si attendeva dal trio ravennate era, necessariamente, un passo avanti. Netto. "Sh!" era un piccolo concentrato di rabbia primigenia, un distillato di rock grezzo e sparato nelle orecchie, al punto da essere registrato in presa diretta e senza troppi complimenti nella post-produzione. Un disco a suo modo punk, nonostante lasciasse intravedere spunti pop che proprio in "Crowd Surfing" (mezz'oretta scarsa di musica) prendono forma definita e una connotazione precisa.

L'urgenza espressiva diviene strumento di ironia e divertimento da una parte, di incapacità di comunicare dall'altra. In qualche modo gli Heike Has The Giggles si fanno portavoci di una generazione che non vuole - e non può - crescere e di una società che non sa ascoltarne le esigenze. Tutto questo senza mai davvero prendersi sul serio, puntando su un sottile sarcasmo nei testi e, a tratti, su una vena naif che a conti fatti rappresenta il marchio di fabbrica della formazione. L'elemento nuovo è la forte apertura melodica che, innestata su un perfetto quanto essenziale meccanismo ritmico, regala prospettive del tutto nuove e nient'affatto banali.
Brano-simbolo di questo lungo e ponderato percorso di genesi è "Dear Fear" - uscita l'anno scorso come singolo - che ritroviamo qui in una take che all'ansia quasi claustrofobica della versione 2011
preferisce arrangiamenti ariosi ed efficaci, in grado di affiancare il cantato pop di Emanuela Drei a chitarre al vetriolo. Il punk tirato di "M. Gondry" si stempera nel caleidoscopico, sbarazzino indie-rock di "Crowd Surfing", l'irresistibile inno alla spensieratezza targato Heike Has The Giggles. A un tratto la luce si spegne e, a metà album, "Next Time" e "Repetitive Parts" segnano una piccola, ma significativa isola di estraniazione: la prima immergendosi - caso unico - in atmosfere introspettive, la seconda rivelando un'anima schiacciasassi, come una macchina lanciata a folle velocità per scacciare i brutti pensieri. E infatti torna subito il sereno con la sfacciata ironia di "Time Waster" e l'apoteosi rock di "Blabla", non a caso il brano più datato tra quelli inseriti nel nuovo album.

Cresciuti sotto ogni profilo ma sempre e comunque fedeli a se stessi, perfettamente al passo coi tempi pur senza assomigliare davvero a qualcuno, trascinati dalla carimastica voce di Emanuela Drei (più volte chiamata in causa da Beth Ditto, tanto per gradire), gli Heike Has The Giggles con "Crowd Surfing" sembrano pronti per cavalcare l'onda giusta: quella del successo. Un altro pezzo di indie-rock italiano pronto a piantare la bandierina all'estero.

07/02/2012

Tracklist

  1. I Wish I Was Cool
  2. Dear Fear
  3. Breakfast
  4. M. Gondry
  5. Crowd Surfing
  6. Nex Time
  7. Repetitive Parts
  8. Time Waster
  9. Blabla
  10. We All
  11. I Don't Know

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