Un’ambientazione liturgica e pagana incornicia il nuovo, intricato, evocativo lavoro di Chuck Johnson, oscuro virtuoso dell’American Primitive. Cattedrali frondose e improvvisi panorami innevati si susseguono nel variopinto e lirico girovagare del
fingerpicking di Johnson, la cui erudizione (l’ispirazione è tratta dalla tradizione del Piedmont Blues, nonché dalla musica degli Appalachi e da quella orientale) traspare nitidamente in ogni passaggio.
Che si inerpichi per pendii scoscesi, alla ricerca di una visione recondita, o che si chiuda in un meditabondo silenzio, o ancora che orchestri il movimento di animali e piante e, con esso, il docile e appassionato bioritmo dell’anima, “Crows In The Basilica” offre uno sguardo puro, vibrante e senza affettazioni post-moderne (e, soprattutto, senza verbosità di sorta), sulla composizione minimalista folk americana.
(04/09/2013)