La musica di Don, ad esempio, è da sempre preda di un elegante formalismo, di un canovaccio di malinconia e di uno stile nostalgico, dalle tinte felliniane (“Concertina”). Una sensibilità indubbiamente elevata, una visione insieme semplice ed erudita, eppure mai in grado di sconvolgere il cuore, come nei migliori Innocence Mission.
“The Old Century” rappresenta comunque un lavoro condotto con mano sicura d’artista, con arpeggi che risuonano adagiandosi compostamente su tenui vertici emotivi (la novella infantile di “Bicycling”, i toni latini di “Marisol”), tra lontani veli sintetici (“PennyLand”) e scroscianti accenni percussivi (“Ranger”). Alla prossima, Don.
(12/07/2013)