Erik Wøllo

Silent Currents 3

2013 (Projekt)
synth-ambient

A guardare la sua discografia e le collaborazioni della sua carriera, si direbbe di Erik Wøllo che possa essere un contemporaneo dei vari magnati californiani che negli anni Ottanta hanno di fatto coniato quelli che sono gli standard basici dell'ambient sintetica. A ben vedere, si scopre invece che fra quella generazione e il norvegese ci sono come minimo dieci anni di differenza, colmati dalla precocità con cui la carriera di quest'ultimo ha avuto inizio (“Where It All Begins” risale al 1983, ventidue anni dopo la sua nascita, qualcosa di estremamente raro per l'epoca e il genere).

Che possa essere o meno questa una delle ragioni, il dato di fatto è che nonostante una quarantina buona di album all'attivo e un posto fisso ormai da tempo presso la scuderia Projekt, Wøllo non è mai riuscito a conquistarsi una poltrona in prima fila – peraltro potenzialmente più che meritata – sulla scena dell'ambient music contemporanea, dovendosi sempre accontentare di una per lui modesta seconda linea. Nell'anno della celebrazione tre decadi di attività trascorse a testa bassa e senza mai perdere il ritmo, il polistrumentista decide di dare un seguito a “Silent Currents”, uno dei suoi progetti più recenti i cui primi due episodi erano usciti congiunti due anni fa.

Si tratta di registrazioni provenienti da una serie di performance eseguite per “Star's End”, uno dei più popolari programmi radio della Pennsylvania nel mondo della musica atmosferica, ri-assemblate nel caso di questo terzo capitolo in una sorta di cut-up in studio. Il risultato è un flusso unico di un'ora scarsa che si articola sulla forma dello stop'n'go, riprendendo in mano le caratteristiche più classiche della musica del norvegese: power electronics, lunghe distese di arpeggiatori, armoniche in dissolvenza, lunghe aperture chitarristiche. L'impressione è quella di un'esibizione volta più a presentare il proprio arsenale stilistico che a esprimersi con naturalezza, nonostante la prima parte (fino circa al minuto 27) riesca a bissare le atmosfere magiche dei primi due capitoli della serie, nonché dell'ultimo “Airborne”.

La scelta di rendere disponibile il disco solo in formato digitale avalla ulteriormente la tesi che si tratti di un'opera rivolta principalmente al target dei completisti, ma anche di coloro che fossero interessati ad approcciarsi per la prima volta all'arte di Wøllo. Per tutti gli altri, e per chiunque fosse alla ricerca di un'esperienza più profonda e completa con la peculiare miscela elaborata in trent'anni dal norvegese, “Silent Currents 3” non può che ricoprire un ruolo almeno in parte minoritario, specialmente alla luce della gran mole di lavori più indicativi delle evoluzioni sonore del suo autore. Che nel frattempo si conferma anche senza brillare come uno dei maestri, mai abbastanza considerati, dell'ambient music.

18/12/2013

Tracklist

  1. Silent Currents 3