Messe da pare le montagne russe del dubstep che avevano caratterizzato il suo fortunato esordio di tre anni fa (“Contact, Love, Want, Have”), Sara Abdel-Hamid torna sul mercato con un album che sembra un tributo alla house e al synth-pop degli anni 80, “Aerotropolis”. La presenza dell’amica Jessy Lanza sulla seconda traccia in scaletta, “Beach Mode (Keep It Simple)”, non fa che confermare l’impressione.
Drum machine e melodie ariose suonate su vecchi sintetizzatori: una ricetta evidentemente troppo semplice per vestire le canzoni di Ikonika. Abbandonata l’attitudine narcolettica dell’esordio, la produttrice londinese si concentra su riff balearici e groove ipersintetici, per costruire, senza troppa fantasia, piccole fughe house in coda a una manciata di brani (“Let A Smile Be (Y)our Umbrella”, “Lights Are Forever”). Titoli che già da soli evidenziano il tema di “Aerotropolis”, quello del ritorno alle spensierate estati dell’infanzia.
Non bastano le scure sospensioni di “Completition V.3” e “Cryo” a risollevare le sorti di un disco fin troppo evanescente.
25/08/2013