Stando a quanto si legge sulle note che accompagnano la pubblicazione del disco, l'ispirazione questa volta è nata dalla passione di Mirt per le colonne sonore di vecchi b-movie di Hollywood. Le sei tracce in scaletta del breve Lp (stampato solo in 300 copie, di cui le prime 100 gialle) mescolano così le tetre ambientazioni noise caratteristiche dei primi dischi di Mirt con effetti degni di un colonna sonora di una serie di syfy channel.
Voci rubate a chissà quale film si mescolano a rumori d'ambiente nell'introduttiva “Disaster”: un collage di rumori e feedback in cui manca quel filo blues che un tempo legava insieme le diverse parti delle composizioni dell'artista polacco.
Inizialmente il disco doveva essere cantato. Ma dopo diversi tentativi Mirt non ha ritenuto il risultato all'altezza delle aspettative rimandando a un'altra occasione l'esperimento e includendo nella scaletta di “Heading South” solo un vero e proprio brano cantato (la ninnananna sussurrata di "Soul").
(20/12/2013)