L'odio per il rock è così sincero da parte dei due HTRK (si legge: HaTeRocK) che il loro nuovo disco è un cambio di rotta a centottanta gradi rispetto al vaporoso shoegaze dei precedenti lavori. Chi li ricorda perdersi nella nostalgia evocata dai riverberi delle chitarre elettriche dovrà ricredersi al cospetto di melanconiche ballate soul-pop foderate di silicio.
La morte di Sean Stewart deve aver lasciato un segno indelebile nella vita di Nigel Yang e Jonnine Standish, che pur continuando a utilizzare la sigla HTRK si sono messi a suonare trip-hop come potevano pensarlo degli emuli degli Hooverphonic quindici anni fa. Del passato è rimasto il gusto per la lentezza e per le atmosfere trasognate. Le otto sonnolente danze in scaletta su “Psychic 9-5 Club” mettono ben in mostra la voce monocorde di Jonnine mentre canta di cuori infranti e di amori impossibili (difficile resistere alla cantilenante “Love Is Distraction”).
16/05/2014