Crystal Castles

Amnesty (I)

2016 (Fiction / Casablanca)
electropop, witch-house, trap

Non fatevi fregare dal brand, perché dietro al nome Crystal Castles nel 2016 si cela in realtà tutt'altra ragione sociale. La storia, perlomeno per molti, è già nota: a seguito di incomprensioni personali e professionali, sfociate poi in uno strascico di frecciatine e rimandi indiretti tra i due membri del progetto, Alice Glass ha deciso di tagliare tutti i ponti con Ethan Kath, e imbarcarsi in una carriera solista, che nel singolo di lancio “Stillbirth” ha già evidenziato di tenere fede all'attitudine punk e abrasiva che ne ha contraddistinto il percorso di gruppo (nonché le incendiarie performance dal vivo). Al di là dei botta e risposta anche piuttosto violenti tra i due, l'abbandono non sembra aver scomposto più di tanto il producer e strumentista dell'ex-duo. Reclutata alla causa la vocalist Edith Frances, non ha poi faticato a rimettersi in carreggiata e dare alle stampe, a un anno dalla riformazione del suo progetto di gruppo, il tanto atteso, nel bene e nel male, ritorno discografico del duo, intitolato “Amnesty (I)” (a suggerire anche l'affiliazione del duo ai programmi umanitari di Amnesty International), indicando così l'apertura di un nuovo ciclo e un totale cambio di rotta rispetto a quanto offerto ai tempi di Glass. Eppure, i legami con il passato si sono tutt'altro che dissipati.

Il problema del quarto album targato CC, a dispetto di chi sostiene che sia da identificarsi nella nuova vocalist, consiste essenzialmente nel manierismo produttivo e compositivo di Kath, in una sequela di trucchi collaudati e progressioni risapute che fanno ben poco per testimoniare l'avvenuto superamento delle formule electro-witch dei precedenti due lavori. In questo senso, Frances davvero rappresenta la più tangibile novità apportata allo spettro espressivo del duo: decisamente più mesmerica e onirica, incapace delle rabbiose scariche punk contrassegno di Glass (una “Doe Deer”, di questi tempi, apparirebbe come un brano del tutto fuori luogo), la voce dell'interprete arricchisce di suggestive qualità ambient i tappeti sonori e i beat, con una duttilità e una docilità addirittura amplificate rispetto alla sua, pur dotata, antesignana. Laddove quindi è data maggiore possibilità al cantato di emergere (anche in chiave chopped and screwed, come in “Kept”, la più vicina all'universo video-ludico del primo album), è anche dove si intravedono i maggiori (per quanto piccoli) segnali di vivacità artistica, per il resto purtroppo sepolta sotto strati di pilota automatico, che ben poco giustificano il velleitario tentativo di svolta da parte di Kath.

Nonostante l'introduzione di elementi ritmici in fascia trap (a contornare la witch-house rumorista di “Chloroform” o a fornire un po' di brio allo stacco estatico di “Ornament”), il gioco del producer canadese mostra prestissimo la corda, in un alternarsi puntuale di momenti electro più carichi e dinamici (l'affilata mitragliata Ebm di “Enth”, i rumorismi technoidi di “Concrete”, in cui affoga una melodia quasi inintelligibile) a momenti di maggiore distensione atmosferica, per un'operazione di contrasto già abbondantemente approfondita e di conseguenza arrivata da tempo al traguardo.
A voler individuare qualche momento saliente, incuriosisce la sporcizia produttiva di “Sadist”, in cui le modalità witch-house del duo tirano fuori il proprio lato più aggressivo e iconoclasta, e le spinte electro di “Frail”, in cui il pattern ritmico esprime una brillantezza insolita per gli standard dei Crystal Castles. Per il resto, la zuppa riscaldata è servita. Come tentativo di rivalsa e diversificazione nei confronti del bel terzetto di prove passate, si è ben lontani insomma anche soltanto dalla parvenza di una simile manovra. Quel che si spera è che i prossimi capitoli della serie “Amnesty” sappiano mostrare il coraggio e la creatività sonora di cui Kath è stato dotato nel primo quinquennio discografico di carriera.

24/01/2017

Tracklist

  1. Femen
  2. Fleece
  3. Char
  4. Enth
  5. Sadist
  6. Teach Her How To Hunt
  7. Chloroform
  8. Frail
  9. Concrete
  10. Ornament
  11. Their Kindness Is Charade




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