Era insomma soltanto questione di tempo, affinché anche al di fuori del Portogallo qualcuno cominciasse a fiutare l'aria che tira. Se la Warp non è propriamente nuova alla frenetica frammentarietà dei nuovi ritmi lusitani, avendo distribuito una compilation a tema tre anni addietro, è però la prima volta che accoglie sotto la sua ala protettiva uno dei nomi di punta dell'intero panorama. E la scelta di DJ Nigga Fox, a dirla tutta, non poteva dirsi più azzeccata.
Forte di una straordinaria duttilità espressiva, tale da condurlo a superare anche alcune delle barriere stilistiche insite nella batida alla volta di nuove possibilità compositive (le forme Idm e progressive della single-track che costituisce “15 Barras”), Rogério Brandão era il più indicato a fungere da alfiere di un microcosmo tra i più fervidi degli ultimi anni e presentarne tutte le qualità intrinseche. Nei sei brani di “Crânio”, anche se sono state smussate alcune delle tendenze più selvagge che hanno caratterizzato le prove precedenti, rimane consistente lo spirito fiero e incompromissorio del portoghese (ma nativo dell'Angola), la sua grande sete di ricerca in materia di timbri e strutture.
“Sinistro”, in maniera analoga al pezzo omonimo della collega Nídia, si mette in risalto per un mood oscuro e ansiogeno, in cui il taglio ritmico proprio della batida si trova costretto tra pattern jazzy, bizzarri cut'n'paste vocali e fantasie in odore di acid-techno. La successiva “Poder do vento” preferisce suddividere invece il proprio ricco armamentario in due parti ben distinte, divincolandosi tra beat frastagliati, inventivi raccordi sintetici, e brulicanti sciami afro-house nella seconda metà, anche in testimonianza della propria estrazione culturale. Se “Maria Costa” pare rispolverare le origini del sound di Lisbona, attraverso un apparato percussivo più “naturale” (per quanto opportunamente trattato) e un andamento più lineare nella sua frenesia, “Karma” spinge nuovamente sul pedale della sofisticazione, tra mutamenti ritmici in fascia urban, scansioni pianistiche cool-jazz e synth spiritati, a dir poco psichedelici.
Iniettando costanti dosi di rinnovamento in uno stile personale già rivoltato più e più volte, con “Crânio” DJ Nigga Fox non si limita a firmare un biglietto da visita pronto ad uso del vasto pubblico della Warp, ma spinge in avanti la propria indagine sui linguaggi elettronici lusitani, dimostrando come quello della batida sia un ambito ancora in piena crescita. C'è da augurarsi che il potenziale dell'intera scena a questo punto possa finalmente ambire alla piattaforma che realmente le spetta.
(27/07/2018)