RP Boo

I'll Tell You What!!

2018 (Planet Mu)
footwork

Instancabile, imponente Kavain Space. Da oltre vent'anni in prima linea nell'ideazione e nella codifica del linguaggio footwork, il producer e l'innovatore chicagoano mostra nel 2018 la stessa sete di sperimentazione degli esordi, un desiderio di innovazione e auto-superamento che rimane il punto cardine di tutto il suo operato. Dopo due prove quali “Legacy” e “Fingers, Bank Pads & Shoe Pads”, che hanno in un certo senso funto da tesi e antitesi di un'ipotetica trilogia, mai ufficialmente dichiarata, arriva “I'll Tell You What!!” a operare di sintesi rispetto alle traiettorie individuate dai due capitoli precedenti, in una chiusura del trittico che strizza l'occhiolino al passato, ma ha la mente saldamente rivolta al futuro, a tutti gli scenari da immaginare e poi costruire.
Ben più enciclopedico, con un'eterodossia d'approccio che comunque taglia fuori certi spigoli, il terzo full-length di RP Boo porta comunque alle estreme conseguenze la ricerca timbrica e linguistica del suo lessico footwork, in un assalto frontale che abbraccia 60 e oltre anni di musica black, filtrandola alla luce delle peculiarità ritmiche e compositive del musicista. A più di vent'anni dai primi passi discografici, una simile grinta espressiva è un fenomeno indubbiamente raro.

Certo, senz'altro Space è stato furbo a centellinare la sua creatività, a non disperderla in un mare di pubblicazioni, rimane però sbalorditiva la freschezza del suo linguaggio, l'abilità nel muoversi tra epoche diverse nel pieno controllo dei propri mezzi. Il dittico iniziale è un autentico manifesto d'intenti, con una più classica e acida “No Body” che intercetta il ruolo pivotale di RP Boo nello sviluppo della scena footwork (splendidi i campionamenti soul d'antan), e una successiva “Back From The Future” che rende onore al suo titolo gettando ponti tra passato e avvenire, rintracciando nuove possibilità di approccio alla materia.
Il metodo, va da sé, non passa per le segmentazioni frenetiche di una Jlin, l'altra grande interprete e sperimentatrice del Chicago-sound, gioca invece con forme più morbide e sinuose, frena una certa robustezza ben espressa nelle precedenti prove, riscopre il potere della melodia, saccheggiando a piene mani vecchi e recenti motivi jazz e soul. In questo bilanciamento tra epoche e forme, anche l'effervescente parco ritmi del producer ne risente profondamente, riscoprendo una sottigliezza spesso messa un po' troppo da parte.
Tra ossute trame acide in cui anche i sample contribuiscono alla costruzione della tessitura portante (la spoglia progressione di “At War”, perlopiù sorretta dal rombare dei bassi), sinistre divagazioni al confine col jazz e con certe sofisticazioni ambient (“Cloudy Back Yard”), assalti frontali alla giugulare del footwork (gli stacchi esotici e le derive aliene per solo synth di “Wicked 'Bu”), il terzo album di Space spiattella senza mezzi termini come il Nostro abbia ancora tante cose da raccontare e da offrire.

È evidente che nell'economia di un simile prodotto non potrebbero mai mancare di certo i banger pronti a ricordarci che, sì, il footwork è materia di strada e di sudore, che è nel ballo che trova la sua reale dimensione. Anche con momenti più lineari, non propriamente votati a nuove coraggiose commistioni, la classe di RP Boo è tale da schermare ogni possibile banalità di tratto. La frenesia urbana di “Earth's Battle Dance”, dalla vitalità ben più marcata e consistente, le ripetizioni imbizzarrite di “U Belong 2 Me”, l'atmosfera collettiva e gioviale della conclusiva “Deep Sole” lasciano intravedere tutta la grinta, la passione e la profonda esperienza di un producer e dj che ha contribuito a perpetuare i fasti dell'elettronica chicagoana. Innovatore e abile a rivoltare le consuetudini come un calzino, Kavain Space continua a dimostrare quanto il suo apporto alla scena della Windy City rimanga ancora fondamentale.

26/08/2018

Tracklist

  1. No Body
  2. Back From The Future
  3. At War
  4. Cloudy Back Yard
  5. U-Don't No
  6. Earth's Battle Dance
  7. Work The Flow!
  8. Bounty
  9. Flight 1235 (ft. DJ Phil & Crossphire)
  10. U Belong 2 Me
  11. Wicked'Bu
  12. Deep Sole

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