At The Gates

The Nightmare Of Being

2021 (Century Media)
melodic-death-metal

Una delle critiche all'ultimo album degli At The Gates era che ogni tanto tendeva a "riscaldare la minestra", con poche idee a cuocere. Così, gli svedesi hanno deciso di aprirsi a nuovi spunti sonori con "The Nightmare Of Being". Le tematiche sono ispirate da "Il complotto contro la razza umana", saggio filosofico di Thomas Ligotti. Il risultato è un poema tragico death-metal, reso straziante dall'interpretazione di Thomas Lindberg, ma dalla musica a modo suo accessibile e immediata, e arricchita da piccole influenze hard-prog.

Non ci sono rivoluzioni, lo stile è ritinteggiato grazie a maggiori aperture atmosferiche, arrangiamenti più ricercati, saliscendi emotivi e qualche inserto di strumenti atipici. Questi ultimi sono solo contorni e la loro presenza non va esagerata: la sostanza è nelle intuizioni melodiche dietro ai brani e nel risalto della sezione ritmica. Non tutte le canzoni spiccano da sole, ma prese nel flusso variegato del disco acquisiscono corposità.

L'iniziale "Spectre Of Extinction" incuriosisce mescolando dolce e salato, con intro acustica che ricorda i Rush di "A Farewell To Kings", riff principale che richiama "Refuse/Resist" dei Sepultura, assolo affidato all'ospite Andy LaRocque. Il pedigree degli At The Gates si riconosce sempre con tutta la loro grinta e con il connubio tra rabbia, oscurità e melodia, come anche nel frenetico singolo "The Paradox" (con tenui contrappunti acustici di sottofondo ai riff al cardiopalma) o nella più cupa e cadenzata title track. "The Abstract Enthroned" si avvicina a un blackened-death-metal furioso, stemperato dai riff melodici.
Poi però "Garden Of Cyrus" a sorpresa mostra una melodiosità pinkfloydiana tra atmosfere e assolo, impreziosita da un azzeccato sassofono che ricorda i Solefald di "In Harmonia Universali". L'atipica "Cosmic Pessimism", invece, è leggera e orecchiabile, scandita dal ritmo spedito e dal testo recitato in modo suggestivo. 

C'è anche qualche intervento d'archi, all'inizio di "Touched By The White Hands Of Death" (dove si lascia spazio a uno dei migliori riff portanti dell'album) e di "The Fall Into Time" (più meditata e con breve digressione ritmica, con basso in evidenza, che di nuovo ricorda i Rush di "A Farewell To Kings"), e sul finire di "The Abstract Enthroned" (per il resto un pezzo old-school ben congegnato).

Questi At the Gates di mezza età stupiscono un po', ma sotto-sotto sono sempre loro. C'è da chiedersi se in futuro approfondiranno queste tendenze presentate nel disco, o se le lasceranno come spolverate giusto per darsi una rinfrescata. Molte idee inedite di per sé sono intriganti e interessanti, senza snaturare lo stile del gruppo, ma rimangono a margine, niente per cui gridare alla metamorfosi o al miracolo. "The Nightmare Of Being" sicuramente può suscitare discussioni e divisioni nel pubblico, ma va comunque dato merito al gruppo di saper variare con spontaneità. 

10/07/2021

Tracklist

  1. Spectre of Extinction
  2. The Paradox
  3. The Nightmare of Being
  4. Garden of Cyrus
  5. Touched by the White Hand of Death
  6. The Fall into Time
  7. Cult of Salvation
  8. The Abstract Enthroned
  9. Cosmic Pessimism
  10. Eternal Winter of Reason

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