Orbital

30 Something

2022 (Orbital Recordings)
elettronica, techno, idm
6.5

Tra pubblicazioni imprescindibili e alcuni passaggi a vuoto - scandita da abbandoni e ripartenze – la traiettoria sonica degli Orbital giunge a varcare la soglia dei trent’anni. Come già accaduto un decennio fa, il raggiungimento della meta è segnato da un album che ripercorre in modo peculiare una carriera per molti versi unica, vista la capacità – soprattutto ai suoi albori - di connettere la scena rave inglese di inizio 90 a una dimensione smaccatamente pop. Emblematico rimane in tal senso il passaggio di “Chime” a Top Of the Pops, così come le esibizioni al Glastonbury Festival hanno rivelato al grande pubblico la loro spiccata attitudine alla costruzione di eventi live dirompenti.
Se “Orbital 20” raccoglieva un insieme sparso di singoli, brani editi e remix spalmati su due volumi, il tributo al trentennale si presenta come una doppia pubblicazione equamente divisa tra riproposizioni di classici appositamente rieditati e rimodulazioni degli stessi, affidate a una schiera di produttori in qualche modo debitrice dell’operato dei fratelli Hartnoll.

Ad aprire il primo disco troviamo due inediti – apprezzabile “Smiley” in perfetto stile retrò-Orbital, decisamente meno degno di nota “Acid Horse” – e una nuova versione di "Where Is It Going?" che include la voce di Stephen Hawking, ma a prevalere nettamente sono le versioni delle sei tracce riviste dal duo.
Capisaldi quali “Halycon”, “Satan” e “The Box” trovano rinnovata linfa e ulteriore spinta, nutrendosi degli arrangiamenti roboanti sperimentati durante i live set, amplificando l’intensità del loro mirabile intreccio ritmico/melodico.
Di segno opposto sono le risultanze di gran parte dei remix, che poco aggiungono alle versioni originali tendendo invece spesso ad appiattirne la ricercata complessità. Fanno eccezione l’interpretazione cosmica di "Halcyon & On" predisposta da Jon Hopkins, il groove travolgente ideato da John Tejada per “Impact” e la coda ambient proposta da Lone per “The Girl With The Sun In Her Head”.

A conti fatti, si tratta di una celebrazione – doverosa per lo spessore dell’operato degli Orbital, tardiva a causa delle limitazioni pandemiche – a due velocità, che dimostra quanto i maestri siano ancor oggi difficili da superare sul loro specifico campo. Resta da capire se Paul e Phil sapranno trovare nuovi stimoli per proiettarsi verso un futuro luminescente quanto lo è il loro passato.

29/08/2022

Tracklist

Cd1

  1. Smiley
  2. Acid Horse
  3. Where Is It Going? (feat. Stephen Hawking)
  4. Impact (30 Years Later And The Earth Is Still Burning Mix)
  5. Satan (30 Something Years Later Mix)
  6. Chime (30 Something Years Later Mix)
  7. Halcyon (30 Something Years Later Mix)
  8. Belfast (30 Something Years Later Mix)
  9. The Box (30 Something Years Later Mix)
  10. Are We Here? (Dusky Remix)
  11. The Girl with the Sun in Her Head (Floex Remix)
  12. Halcyon & On (Logic 1000 Mix)


Cd2

  1. Belfast (ANNA Techno Remix)
  2. Impact (John Tejada Remix)
  3. Chime (Octave One Remix)
  4. Halcyon & On (Jon Hopkins Remix)
  5. Are We Here? (Shanti Celeste Remix)
  6. Belfast (Yotto Remix)
  7. The Box (Joris Voorn Remix)
  8. The Girl with the Sun in Her Head (Lone Remix)
  9. Impact - Rich NxT Remix (Edit)
  10. Chime (Eli Brown Remix)
  11. Belfast (David Holmes Remix)

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