Gouge Away

Deep Sage

2024 (Deatwish Inc.)
post-hardcore, indie-rock

Pur non godendo della stessa esposizione di band affini più predisposte alle logiche discografiche del nuovo millennio, con solo due dischi all’attivo (“Dies” del 2016 e “Burnt Sugar” del 2018) fino a questo terzo “Deep Sage”, i Gouge Away sono una delle formazioni post-hardcore di recente assemblamento più osannate dai colleghi e dagli addetti ai lavori. Sponsor d’onore, l’inscalfibile Jacob Bannon dei Converge, che punta su di loro da tempo con la sua Deathwish Inc..
Anche chi continua a conservare tra i preferiti della propria piattaforma streaming due inni contemporanei del genere come “Ghost” e “Uprorar”, rispettivamente dal secondo e dal primo disco della band della Florida, doveva averli dati per dispersi. Salvo poi balzare dalla sedia all’ascolto di un terzo capitolo certamente tardivo, ma capace di ravvivare tanto la vena canzonettara del gruppo tanto quella più sperimentale – con le due componenti mai così a braccetto nelle stesse composizioni.

Come sempre, Christina Michelle strilla che è un amore tra immancabili imbuti di rumore e chitarre rotanti (“Stuck In A Dream”, “Overwatered”, “No Release”). Per poi ammansirsi in episodi melodici più sbarazzini e al solito devoti ai Pixies (“Idealized”) – formazione che guida i Gouge Away sin dalla scelta della propria denominazione sociale.
Il chitarrista Mick Ford e il bassista Tyler Forsythe non fanno mai rifiatare le canzoni, evitando peraltro le scelte più scontate, inerpicandosi invece in scarpate melodiche poco battute e armonici ferrosi – gli spigoli di “Maybe Blue” tradiscono ascolti indie, mentre “A Welcome Change” suona come una sintesi tra shoegaze e sludge. Meno raffinato, ma ugualmente ficcante il contributo scatenato della batteria di Tommy Cantwell, che porta il suo strumento all’estremo nella turbinante “The Sharpening”.

La perentoria “Spaced Out” e la conclusiva “Dallas” si candidano a nuovi classici della band, alla stregua dei brani passati che citavamo in apertura. Il fatto che la prima sia una sorta di punk sotto steroidi e la seconda un fiume in piena di chitarre laviche, addobbata con armonizzazioni vocali sbarazzine, sancisce la grandezza a 360 gradi dei Gouge Away.

21/08/2024

Tracklist

  1. Stuck in a Dream
  2. Maybe Blue
  3. Idealized
  4. Deep Sage
  5. A Welcome Change
  6. Overwatering
  7. No Release
  8. The Sharpening
  9. Spaced Out
  10. Newtau
  11. Dallas
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