883

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Gli 883 sono stati uno dei gruppi musicali più popolari in Italia negli anni 90, simbolo di una generazione e di uno stile che ha saputo mescolare pop, rock e sonorità elettroniche. Fondati nel 1989 a Pavia da Max Pezzali e Mauro Repetto, gli 883 hanno proposto una musica accessibile e testi che raccontavano la quotidianità, l'adolescenza e i sogni di una provincia italiana in rapido cambiamento.

Max Pezzali e Mauro Repetto si conoscono durante il liceo e condividono la passione per la musica. Nel 1989 partecipano al programma televisivo "1, 2, 3, Jovanotti!" con il nome "I Pop". Sebbene la partecipazione non porti a un successo immediato, il duo decide di continuare il progetto, cambiando il nome in 883, ispirandosi al modello di moto Harley-Davidson Sportster 883, simbolo di libertà e ribellione.
L'album di debutto degli 883, "Hanno ucciso l’Uomo Ragno" (1992), è un enorme successo, trainato dal singolo omonimo e da brani come "Non me la menare" e "Con un deca". Prodotto da Claudio Cecchetto, uno dei guru del pop italiano del decennio precedente, il disco conquista il pubblico giovane per la sua immediatezza e i testi, che raccontano situazioni comuni con un linguaggio semplice e diretto. L'album raggiunge rapidamente la vetta delle classifiche italiane e segna l'inizio di una carriera folgorante.

Il secondo album, "Nord Sud Ovest Est" (1993), conferma il successo degli 883, grazie a singoli accattivanti come "Sei un mito", "Come mai" e "Nord Sud Ovest Est". Il disco vende oltre un milione di copie e trascina la band alla vittoria al Festivalbar, rafforzandone l'immagine di portavoce di una nuova generazione che vive tra sogni di evasione e problemi quotidiani.
Nel 1994, però, Mauro Repetto decide di lasciare gli 883 per seguire una carriera personale e intraprendere gli studi negli Stati Uniti. Da quel momento, Max Pezzali diventa il volto principale del progetto, mantenendo il nome 883 ma trasformandolo di fatto in una band a conduzione solista, coadiuvato da musicisti e collaboratori come il produttore Pier Paolo Peroni e il tastierista Michele Monestiroli.
Con l'album "La donna, il sogno & il grande incubo" (1995), gli 883 propongono un suono più maturo e arrangiamenti più ricchi. Singoli come "Gli anni" e "Una canzone d’amore" diventano nuovi inni generazionali.

Tra il 1997 e il 2001, gli 883 pubblicano diversi album di successo, tra cui "La dura legge del gol" (1997), con brani come "Nessun rimpianto" e "La regola dell’amico", e "Grazie mille" (1999), che include il singolo omonimo e "Io ci sarò". Nel 2001, l’album "Uno in più" segna di fatto la fine del progetto 883, con Max Pezzali che annuncia l'intenzione di proseguire a suo nome, debuttando da solista con “Il mondo insieme a te”, seguito nel 2005 dalla raccolta di “TuttoMax”, contenente i singoli del precedente disco e i più grandi successi degli 883. Tra gli album di inediti “Time Out” (2007) e “Terraferma” (2011) pubblica il disco dal vivo “Max Live” (2008). Quindi, il 2015 vede l'uscita del quarto album di inediti, “Astronave Max”, seguito 5 anni dopo dal quinto album di inediti “Qualcosa di nuovo”.

Max Pezzali e Mauro Repetto: due percorsi che si dividono, che corrono paralleli e che, di tanto in tanto, si incrociano. Saranno sempre gli 883. E il loro nome torna sotto i riflettori nel 2024 quando il regista Sydney Sibilia dedica alla loro storia una fortunata serie tv, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883".

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