Radio Birdman

Zeno Beach

2006 (Cying Sun / Self)
punk

La folgore di un punk fedele alla linea colpisce senza rimpianto del passato.
Se, nel 1977, la forza e il coraggio con i quali uscire dalla rotta transoceanica di un continente relegato all’emisfero Sud avevano restituito al punk un disco, “Radios Appear”, di egual dignità del fasto CBGBS’, il quasi trentennale anniversario del botto si celebra all’insegna di una nuova, iperattiva accelerazione.

“Zeno Beach” si apre con l’immediata dichiarazione d’intenti, ruggita dalla chitarra che tutto sventra di Deniz Tek (“We’ve Come So Far (To Be Here Today)”), e la tensione sfronda ogni indugio di pogo aizzata dalla voce di Rob Younger in corsa su tonici riff dal guizzo spregiudicato (Remorseless”), virando al fluire di selvaggio sudore punk’roll à-la Stooges di “Connected”.
Il prosieguo dimostra dote di gran duttilità, decelerandosi in un rullante drammatico che apre la parentesi più lunare e wave dell’album (“Heyday”).
E, subito dopo, si cambia pelle, per aprirsi in un surf che torni a distendere ed esagitare l’istinto (“Subterfuge”).

Che non si tratti di un puro esercizio di narcisismo da prima, inaccettabile senilità, lo dimostra quell’altra cattiva azione, memore di una musa poco incline al compromesso, di “Hungry Cannibals”, che porta all’anticipo di chiusura, con passaggi di strumentale delicatessen tuttavia solo apparente (“The Brotherhood Of Al Wazah”), e al congedo finale della title track in un crescendo ben speso e appena mitigato dalla mirabile tastiera di Philip “Pip” Doyle.

La coercizione di anni rimescolati, modaioli, mortificanti la natura primordiale e selvatica della foga punk sancisce uno status di morte solo apparente, e, tra un’uscita incolore e uno spocchioso capriccio di emulazione, gli australiani si arrogano il pieno diritto di ri-salire sul palco a impartire lezione di virulenza e magnitudine, scrollando l’inconsapevole coscienza dall’incanto del fumoso presente.

09/10/2006

Tracklist

  1. We’ve Come So Far (To Be Here Today)
  2. Make It Worse
  3. Remorseless
  4. Dead
  5. Connected
  6. April
  7. Heyday
  8. Subterfuge
  9. Say Please
  10. Cannibals
  11. Locked Up
  12. Brotherhood Of Al Wazaa
  13. Zeno Beach

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