Sebadoh

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1991 (Domino)
alt-rock

Quando parte "The Freed Pig", con i suoi echi di Dinosaur Jr. al mare, la sensazione di essere tornati dei giovincelli è forte. Correva l'anno 1991 e un disco come "III", oltre a rappresentare molto probabilmente l'apice della creatura di Lou Barlow, Eric Gaffney e Jason Loewnstein, s'impose immediatamente come uno dei dischi più importanti per l'evoluzione di certo indie-rock.

Con i suoi 23 brani, contesi tra esplosioni furibonde di feedback, folk sbilenco, lo-fi claudicante, psichedelia di riporto e sperimentazione povera, "III" resta ancora oggi un ascolto avvincente ed illuminante, capace di trascinarsi dietro l'interazione complessa e spesso problematica tra lo schivo Barlow, il disincantato Loewnstein e l'inafferrabile Gaffney. La tensione è, quindi, palpitante e tale da conferire al disco una freschezza ed una fragranza che molte delle band odierne possono solo sognare ad occhi aperti.

Gran parte del disco è affidata ad una sorta di folk obliquo e dal retrogusto slacker, con l'anima tormentata di Barlow a farla da padrone ("Total Peace ", "Truly Great Thing", "Kath"). Alcune di queste composizioni, dai toni ora introspettivi ora fintamente estroversi, hanno dalla loro arrangiamenti scheletrici e schiettamente lo-fi ("Perverted World", "No Different", "Spoiled"; e, ancora, il folk paranoide e cartavetrato di "Rockstar", quello corroso da sfasature elettroniche di "Downmind" e la sbandata alcolica di "Renaissance Man ").

Sull'altro versante, trovano posto, invece, gemme come la deliziosa ballata psichedelica di "Scars, Four Eyes" (con tanto di rasoiata elettrica a condurci direttamente nello spazio, prima del definitivo bagno di ferocia post-hardcore), la languida cadenza di una "Wonderful, Wonderful" (di Johnny Mathis) tormentata e "circolare", il ghigno beffardo e l'elettricità in libera uscita di "Limb By Limb" e un jazz-noir pennellato da Loewnstein, con tanto di intro di feedback roteanti e coda di sibilanti voci distorte (“Smoke A Bowl”). Si apre, poi, il jingle-jangle estatico di "Black-Haired Gurl" e, se "Supernatural Force" è ancora Dinosaur Jr. style, "God Told Me" tira fuori dal cilindro uno stomp-hardcoreincendiario che sa molto di Minutemen (già coverizzati in “Sickles And Hammers”).

Disco multisfaccettato e vicino alle soluzioni camaleontiche dei primissimi Unrest, “III” si chiude con i quasi sette minuti di “As The World Dies, The Eyes Of God Grow Bigger”, vero e proprio ricettacolo e, al contempo, punto di fuga di tutte le possibili coordinate emozionali di un disco che continua, imperterrito, a meritarsi l’appellativo di classico.

P.s.: la ristampa della Domino aggiunge anche un secondo cd, che raccoglie, oltre al grandioso manifesto programmatico di “Gimme Indie Rock” (uno dei loro vertici assoluti), versioni alternative (“The Freed Pig”, “Violet Execution” e una “Holy Picture” sotto le mentite spoglie di “Melting Wall”), manipolazioni vocali, e numerose tracce che rispolverano, doverosamente, il talento di Eric Gaffney.

12/11/2006

Tracklist

CD 1:

1. The Freed Pig
2. Sickles And Hammers
3. Total Peace
4. Violet Execution
5. Scars, Four Eyes
6. Truly Great Thing
7. Kath
8. Perverted World
9. Wonderful, Wonderful
10. Limb By Limb
11. Smoke A Bowl
12. Black-Haired Gurl
13. Hoppin' Up And Down
14. Supernatural Force
15. Rockstar
16. Downmind
17. Renaissance Man
18. God Told Me
19. Holy Picture
20. Hassle
21. No Different
22. Spoiled
23. As The World Dies, The Eyes Of God Grow Bigger

CD: 2

1. Gimme Indie Rock
2. Ride The Darker Wave
3. Red Riding Good
4. New King
5. Calling Yog Soggoth
6. Stored Up Wonder (Supernatural Force)
7. Melting Wall (Holy Picture)
8. Design
9. Attention
10. Stars For Eyes
11. Unseen Waste
12. Violet Execution (remix '04)
13. As The World Turns
14. Cranberry Bog
15. "The Devil's Reggae"
16. The Freed Pig (4-track)
17. Never Jealous
18. Showtape '91

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