Sonic Youth

The Destroyed Room

2006 (Geffen)
noise rock

Giunti agli sgoccioli del rapporto contrattuale con la DGC- Geffen, i quattro maestri del noise rock hanno raccolto una manciata di outtake, b-side ed inediti in un album- commiato con la label che diede loro la possibilità di passare sulla sponda major all’indomani della deflagrazione nucleare di “Daydream Nation”. “The Destroyed Room. B-Sides and Rarities” è un omaggio graditissimo per tutti i malati di completezza della discografia dei Sonic Youth, ma non è certo etichettabile come una raccolta di avanzi di magazzino o di seconde scelte, bensì una sequenza di brani che evidenziano una volta di più lo spirito pionieristico e sperimentale che ha sempre caratterizzato la carriera dei newyorchesi.

Il periodo preso in considerazione va da “Experimental Jet Set Trash And No Star” a “Rather Ripped”, escludendo rarità del periodo precedente già riunite nelle esaurienti deluxe edition che hanno degnamente celebrato i primi due lavori del gruppo marchiati Geffen: “Goo” e l’indispensabile “Dirty”.

 

Le tracce più recenti sono tre outtake di “Sonic Nurse” (2003): oltre a “Kim’s Chord”, che parte delicata per poi divenire disturbata, e “Beautiful Plateau”, pregna di sfumature simil dark, entrambe già incluse nella japanese version dell’album, troviamo “Fire Engine Dream”, vera e propria ipnotica jam che apre la selezione. Sempre del 2003 è “Loop Cat”, edita nella compilation “You Can Never Go Fast Enough”. A due anni prima risalgono “Fauxhemians”, già presente nella compilation “All Tomorrow’s Party”, ”Queen Anne Chair” e “Three Part Sectional Love Seat”, provenienti dalle stesse session di registrazione ma mai pubblicate.

La strumentale “Campfire” (2000) era nella misconosciuta raccolta, “At Home With The Groovebox”, mentre l’acustica “Blink” (1999) fu parte integrante della colonna sonora (prodotta da Scott Walker) del film drammatico francese “Pola X”, con Guillaume Depardieu e Catherine Deneuve.

 

In chiusura è posta la torrenziale “The Diamond Sea” (1995), già in “Washing Machine” ma qui presente con un ending alternativo rispetto a quella versione.

Gli episodi più datati sono “Razor Blade” (1994) e la T-Vox Version di “Doctor’s Order”, entrambe b-side del cult single “Bull In The Heater”, e “Is It My Body?” presente sia sul retro di “Sugar Kane”, che in un “Alice Cooper Tribute” edito dalla Sub Pop nel 1991. “Doctor’s Order” e “Is It My Body?”, sono state inserite esclusivamente nella versione in doppio vinile, mentre sono rimaste fuori dalla tracklist del cd.

Per l’immagine di copertina, rappresentante una stanza messa a soqquadro, è stata scelta un’opera del 1978 dell’artista canadese Jeff Wall, noto per gli studi sul processo fotografico noto con il nome di Cibachrome.

 

Sarebbe stato un vero peccato lasciare nell’oblio queste perline nascoste, ed in una discografia intricatissima giunge benvenuto un riassuntino di rarità che solo parzialmente rende giustizia e mette ordine nel mare magnum di materiale marchiato Sonic Youth, una firma che costituisce un capitolo fondamentale nella grande enciclopedia del rock, sezione Post Punk.

10/06/2013

Tracklist

  1. Fire Engine Dream
  2. Fauxhemians
  3. Is It My Body?
  4. Doctor's Order
  5. Razor Blade
  6. Blink
  7. Campfire
  8. Loop Cat
  9. Kim's Chords
  10. Beautiful Plateau
  11. Three Part Sectional Love Seat
  12. Queen Anne Chair
  13. The Diamond Sea

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