Earth

Hibernaculum

2007 (Southern Lord)
psichedelia

Un ottimo exploit, quello di “Hex, Or Printing In The Infernal Method”, lavoro che, appena due anni fa, reinventava gli Earth, riconsegnandoli alle cronache con un mix meditativo di psichedelia e southern-gothic. Un exploit che, sinceramente, avrebbe meritato un successore più degno e ben più coinvolgente di questo “Hibernaculum”, che rilegge tre vecchie composizioni (più una, recentissima) alla luce della nuova veste che il maestro di cerimonie Dylan Carlson ha voluto per la sua creatura.

“Hibernaculum” è un gioco al ribasso, inutile e finanche snervante in certi momenti. Non che certe cose del loro repertorio siano esenti da accuse come queste ma, almeno, una volta percepivi un coraggio e una forza espressiva che in questi trentasette minuti scarsi di musica latitano senza appello. Si parte con “Ouroboros Is Broken” (risalente addirittura al primo Ep, “Extra-Capsular Extraction”), qui riproposta come una marcia indolente e pachidermica, appena increspata dal miagolio lontano di un wurlitzer (Steve Moore). “Coda Maestoso In F (Flat) Minor” (da “Pentastar: In The Style Of Demons”) ripete, bene o male, lo stesso canovaccio, ma con un’enfasi malcelata che alza leggermente il tiro dell’ispirazione, contesa tra Pink Floyd e desert-rock di matrice eighties.

Pochi  gli accordi della chitarra di Carlson. Pochi e distribuiti con una delicatezza che, lontana dall’apoteosi dronica del passato, sembra ormai raschiare un po’ troppo il fondo, cercando maldestramente di aggirare l’ostacolo piuttosto che prenderlo di petto. In “Miami Morning Coming Down” (altro brano risalente alla metà degli anni Novanta), chitarra e piano tratteggiano una skyline impressionista che rappresenta l’estremo avamposto del nuovo corso, oltre che il momento più interessante del lotto, in grazia di un lirismo “sparso” che cesella lo spazio con evanescenze minimaliste e scivolose. Peccato, però, che i sedici minuti di  “A Plague of Angels” (già edito su “Angel Coma”, rarissimo split con i Sunn O))) distribuito durante il tour dell’anno scorso) non facciano altro che ripetere fino alla noia un altro simulacro di processione funebre.

Chissà, magari a qualcuno piacerà immergersi in questi deserti senza fine... Però, passata la sbornia, si ritorni, please, al fatto che quel piccolo gioiellino di “Hex” se ne resta, intanto, ancora orfano di un degno successore.

17/05/2007

Tracklist

1. Ouroboros is Broken
2. Coda Maestoso in F (Flat) Minor
3. Miami Morning Coming Down
4. A Plague Of Angels


 

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