Raggiante ritorno per Marina Records, label tedesca di Amburgo specializzata in monumentali recuperi della storia del pop, compile mozzafiato (su tutte, "Ave Marina" del 2004) e svelamenti di giovani talenti.
Brent Cash, esordiente polistrumentista, georgiano di Athens come B-52's e Rem, fa chiaramente parte della terza schiera. Sbirciando il suo sito internet, facilmente ci imbattiamo in una gustosa foto d'infanzia, che lo ritrae intento a bloccarsi in mezzo ai dischi di Paul McCartney: non avremmo sperato più eloquente viatico per la propria arte, più chiaro di qualunque biglietto da visita.
In più, e di essenziale, abbiamo quanto il giovane Cash sfoggia di suo in questo debutto per rapportarsi al mito: un notevole artigianale talento melodico abbinato a variopinte, idealizzanti soluzioni strumentali, che non lasciano indifferenti.
Brent lascia ammirati per la cura e la grazia cromatica con cui, assieme a uno stuolo di strumentisti, ammanta armonie, concepisce e satura spazi espressivi; con cui sbalza, in compagnia di altri bravissimi colleghi, come il connazionale Bryan Scary ("The Shredding Tears") o l'inglese Paul Steel ("April & I", "Moon Rock"), nella stratosfera dei giovani e talentuosi autori soft-pop dell'anno scolastico 2007-08.
L'album è un viaggio nelle emozioni; tra una stasi irreale, un sussulto paralizzante, nelle transizioni tonali di "I Think I'm Falling In Love", o negli emozionanti cori alla Free Design che innalzano "Only Time", attraversando il dolcissimo lamento nei trapassi di chiaroscuro di "And Had We Ever...", fino ai percorsi tonali atmosferici di "More Than Everything".
"How Will I Know If I'm Awake" si accomoda da qualche parte tra Wondermints, Pearlfishers (ideali mentori del nostro, anch'essi di scuderia Marina) e i primi McCartney d'era Wings.
Dunque un'incantevole, avvincente sequenza, cascame melodico di certosini arrangiamenti e interpretazioni di tutto punto. Il peculiare utilizzo di strumenti a fiato (sax, tromba, piccolo, flugelhorn), che accostano i consueti piano, falsetti e sezione d'archi nel genere, aggiunge un che di obliquo, ritoccando superbamente il quadro.
Non mancano sortite "solo" di chitarra a fornire altre angolature specifiche, come un ipotetico abbraccio tra Todd Rundgren e Brian Wilson.
26/03/2008