Eppure, visto che Nick Blinko e compari sono tutt’altro che dei mocciosi che, per il tramite del punk, vogliono far finta di incenerire il Sistema, “No More Pain” finisce per dire la sua con gran classe, tanto che, magari, proprio qualche sbarbatello alle prime armi potrebbe incuriosirsi e correre a colmare le sue lacune.
Col siluro sparato a mille di “A Handful Of Dust” – che, tra le altre cose, mostra anche legami con certo crustcore (vedi alla voce Discharge) - il terzetto (completato da Jon Greville alla batteria e Grant Matthews al basso) ci tiene a precisare che, nonostante gli anni, la pelle si può ancora vendere cara.
E, così, fino alla fine, seppur senza novità di rilievo, la collaudatissima forma partorisce brani di sicuro impatto, dalle cadenzate “Prayer For The Unborn”, “The Death Of The Author”, alle ombre Misfits di “Eyes Of The Dead”, passando per la vertigine di “Grave Object”, il boogie inviperito di “Doodle Bug Baby” e i Sex Pistols al ralenti di “Annihilation”.
Col piede sull’acceleratore, “Sublime Fantasy No. 1” corre, invece, verso il traguardo, dove ad aspettarci troviamo “Pachelbel's Canon In E”, revisione di un famoso tema di musica classica scritto dal compositore Johann Pachelbel intorno al 1680.
Ah, questi punk! Non hanno rispetto per niente!
(17/06/2008)