L’abilità di Ian Broudie di scrivere melodie efficaci è fuori discussione, molte delle sue canzoni entrano nella lista delle mie pop song preferite, forse i dieci anni di silenzio, riempiti da uno spaurito album solista, hanno smorzato la verve fanciullesca della musica dei Lightning Seeds.
E’ difficile pretendere da un attempato cinquantenne verve e bizzarre canzoncine pop, infatti Ian Broudie oggi suona un folk-pop più sereno e normalizzato alla Lilac Time (senza eguagliarne la qualità), ma gli episodi migliori restano quelli più visibilmente pop.
Il pop soul stile Motown di "Ghosts", il tono spensierato di “Things Just Happened” e la beatlesiana "All I Do” sono i brani che catturano l’attenzione, ma un ascolto meno distratto evidenzia buoni spunti anche in “I Still Feel The Same” e nella sofisticata “Said And Done”.
“Four Winds” è un album che strappa qualche sorriso e restituisce il piacere di ascoltare la voce flebile di Ian Broudie, ma dopo l’estasi delle classifiche, il gruppo non sembra aver trovato la giusta alchimia per sopravvivere nell’attuale panorama dell’indie-pop.
(17/12/2009)