La buona notizia è che, rispetto all'omonimo precedente, le Vivian Girls di "Everything Goes Wrong" sono maturate sia a livello di esecuzione che di scrittura, presentando sonorità ben più rotonde e solide. Quella cattiva, però, è che, nonostante tutti gli sforzi fatti, Cassie Ramone (chitarra, voce), Ali Koehler (batteria, voce) e Kickball Katy (basso, voce) restano nel limbo delle band moderatamente importanti.
Fatta questa dovuta premessa, si entra nel merito dell'opera subito rendendosi conto che già l'insistito duellare delle chitarre è segno tangibile di un nuovo corso, che ci si trovi dinanzi al punk-pop arioso di "Walking Alone At Night", al garage-punk spasmodico di "Survival" o al jangle-pop sostenuto di "Double Vision".
Coloro i quali ne criticavano la poca dimestichezza con la materia si troveranno, forse, spiazzati dinanzi alle trame ossessive e chiassose di "I Have No Fun" e "The Desert", capaci di nascondersi ora dietro il feticcio dei Meat Puppets, ora dietro le maglie di un melodismo stantuffante. È il fervore arty del wall of sound di "Tension", comunque, oltre all'impatto sostenuto di brani quali "I'm Not Asleep" e di "Out For The Sun" (quest'ultimo un hoedown con tanto di fuga strumentale e accelerazione in coda), a evidenziare a chiare lettere il passaggio al nuovo livello di consapevolezza.
Livello in cui anche le pulsioni blues che fanno tanto Gun Club in "The End" e il pathos femmineo di "When I'm Gone" (dove il muro delle chitarre sembra quasi voler prendere di petto certe ascendenze shoegaze) si trovano a loro agio. Poi, certo, a conti fatti non c'è niente di veramente eclatante, niente che giustifichi il chiacchiericcio insistito.
Probabilmente c'è un estremo bisogno di rintracciare, giorno dopo giorno, nuovi fenomeni di cui (s)parlare, e via di questo passo. O molto più semplicemente, quando "tutto va male", meglio approfittarne e fare festa senza starci troppo a pensare.
04/11/2009