Nuovo disco su Evolving Ear per Jaime Fennelly, Chris Forsyth e Fritz Welch, dopo la recente e, per quanto mi riguarda, deludente collaborazione con i Talibam!.
“Pestilence & Joy” nasce da alcune session svoltesi durante il tour del 2008 e mostra il lato più ambiguo del trio di Brooklyn. Non mancano i momenti di un certo spessore anche se, complessivamente, il tutto appare irrisolto. Muovendosi tra cupe ed esoteriche dissertazioni e puri sconvolgimenti rumoristi, il disco rappresenta, comunque, una buona sintesi delle diverse sfumature sonore della creatura Peeesseye.
Nel pulviscolo satanico di “You’re Not Evil”, la voce si distende tremolante e cadaverica, mentre rumorismi sparsi e sbilenche crepe chitarristiche concertano per l’avvento della fine, in un clima di malefica disperazione. Ancora crepuscoli liturgici e minimalisti per “Zoltan Redux”, mentre la title track, con accompagnamento di battimani, è un blues tanto sinistro quanto surreale.
Al versante più anarchico appartengono, invece, le spirali free di “See, Let Us”, l’orrore e l’euforia di “HHH” (in un connubio pestifero di urla strazianti e disordini assortiti), il delirio percussivo in chiave free-noise di “Near The Ruth Montgomery” (insieme a Tiziano Sgarbi) e le stesse esplorazioni chitarristiche di “…And A Rottener Man Never Drew Breath”.
Un bel modo per (ri-)fare la loro conoscenza.
06/09/2010