Figura angelica (come la sua voce), Sarah Blasko, australiana operativa in Svezia, ha tanta grazia da sembrare uscita da un quadro di Boldini o d'un altro dei pittori italiani trapiantati a Parigi durante la Belle Époque.
Faccino timido, dischi confezionati sobriamente, videoclip minimalisti, niente gossip: solo gli elaborati costumi di scena potrebbero farne una popstar. Ma la Blasko ha imparato la lezione delle divine chanteuse Françoise Hardy e Charlotte Gainsbourg: poco chiasso fuori dalle scene, contegno angelico sotto i riflettori.
Il terzo album della Blasko, "As Day Follows Night", è etereo e impalpabile ma concreto. Sarebbe solo una raccolta di canzoni carine; il punto è che sono molto carine, così come lo è il risultato finale. Molto pianoforte, sezione ritmica in rilievo da cui un'omogenea presenza di brio, pochi effetti speciali (vibrafono e musical saw), interpretazioni vocali di gran classe.
"Down On Love" è un buon inizio; "Hold On My Heart", "We Won't Run", "Sleeper Awake"; "Lost And Defeated" sono i pezzi migliori d'un disco che non ha mai brutti momenti. In più, citazione byrniana alla fine di "Over & Over".
(04/04/2011)