Teitur

Let The Dog Drive Home

2010 (Edel) | songwriter

Tre anni dopo l'eccellente "The Singer" la musica di Teitur è passata dall'anonimato alla notorietà, grazie alle lodi della critica inglese per la raccolta "All My Mistakes", che ha candidato l'artista come il Paul Simon dei nostri giorni, e soprattutto per il successo della sua "You Get Me" nella versione di Seal.
In verità, tutte le canzoni dei suoi quattro album sono ricche di immagini vivide ed emozionanti. Abile narratore lirico, sottilmente malizioso e disincantato, Teitur controlla l'alchimia della composizione con piglio sicuro e ambizioso, spronando il suo humus verso un fantasioso quanto semplice insieme di accordi colti e raffinati.

Sono frammenti dissonanti e piccole imprecisioni quelle che rendono ogni brano personale; come novello Randy Newman, il musicista assimila pop, jazz, classica, blues, country e folk, alterandone i confini.
Valgano come esempio il delizioso valzer di "All I Remember From Last Night Is You", che volteggia tra le note di piano appena intrise di jazz e seducenti cori femminili, o la sobria e malinconica "Fly On The Wall", un puro chamber-pop dalle stimolanti progressioni armoniche e stilistiche.
In "Let The Dog Drive Home" Teitur ritorna al formato canzone, celando in parte le ambizioni sonore sperimentate con l'amico Nico Muhly, nonostante lo spirito audace di "The Singer" sia ancora riscontrabile in sottofondo.
La sfida del musicista delle isole Fær Øer è quella di conservare una poetica essenziale e rimarchevole, rinunciando a inutili confusioni stilistiche, Teitur affida a una nota o a una frase la stessa intensità di una sinfonia, con sonorità che rimandano ai tempi d'oro di label quali Asylum o Reprise, anche se il vero punto di riferimento per sottolineare la sua arte di songwriter resta sempre Paul Simon.

"Let The Dog Drive Home" è un piccolo film-verità in musica: il simpatico cagnolino della copertina è l'alter-ego a cui Teitur affida il compito di rivivere i segreti dell'esperienza, un tratteggio visivo che conduce l'ascoltatore in un viaggio interiore gioioso e malinconico.
Una brillante orchestrazione sfuma il delizioso pop di "You Never Leave La" in un pezzo dagli accenti sinfonico-teatrali, omaggiando tutta la tradizione di Los Angeles e le sue affascinanti contraddizioni, mentre l'atmosfera fiabesca di "Betty Hedges" sfiora l'immaginario felliniano, grazie ai toni da street song del coautore Mark E. Nevin.
Ma il brano destinato a tormentare la vostra anima pop è "God, I Have So Many Things To Tell You", un pulsare di basso, organetti e spruzzi di elettronica per un ammaliante refrain al quale è difficile restare indifferenti.
L'altro vertice dell'album, "Very Careless People", celebra le migliori intuizioni del musicista con una melodia uptempo priva di dimensione temporale che, leggiadra e solare, viaggia su abili architetture neo-classiche, tra note di valzer barocco e sonorità vintage, attraverso le quali l’artista crea una felicissima intuizione pop, degna di John Grant.

Sempre deliziosi i testi, ricchi di immagini forti e ammalianti. Tra storie di viaggi e persone in difficoltà c'è almeno una frase da archiviare: "lei non è religiosa ma si prende cura di tutto quello che incontra".
C'è ancora spazio per intime confessioni su scampoli di country, nobilitato da uno struggente violino "Waverly Place", o per suggestioni minimaliste e psichedeliche nella fragile armonia di "Freight Train".
Ancor più decisa l'influenza del soul, percepibile tra toni sensuali ("Feel Good"), scampoli di r&b (“Let The Dog Drive Home”) e tenebrose pulsioni black (“Stormy Weather”), sui quali Teitur esibisce una padronanza vocale che smuove corpo e anima, definendo il suo ruolo di autore raffinato e originale.
 

(22/04/2011)

  • Tracklist
  1. Feel Good
  2. God, I Have So Many Things To Tell You
  3. Waverly Place
  4. Freight Train
  5. Betty Hedges
  6. You Never Leave La
  7. Stormy Weather
  8. Fly On The Wall
  9. Let The Dog Drive Home
  10. Very Careless People
  11. When I Had It All
  12. All I Remember From Last Night Is You
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