Someone Still Loves You, Boris Yeltsin

Tape Club

2011 (Polyvinyl)
alt-pop

Case tra i rami, il baule dei fumetti, i poster dei Death Cab For Cutie: cartoline di un'adolescenza americana tra le tante, immortalata in "Tape Club" in un amarcord di demo e materiale inedito appositamente selezionato per questo ritorno dei Someone Still Loves You, Boris Yeltsin. Ventisei pezzi che, nonostante non testimonino un momento di particolare creatività della band, possono costituire una simpatica alternativa alla fatidica e temuta celebrazione del "Best of".
Alcune delle tracce più conosciute del gruppo del Missouri ("What'll We Do" e "Dead Right" per citarne un paio) vengono presentate non nella loro veste più smagliante infatti, ma in quella più embrionale, rovesciando per fortuna l'immagine sopra le righe del precedente di "Let It Sway" (le tracce provenienti da quest'ultimo sono comunque riconoscibili, come la pessima "Bastard Of Rome", quasi nu-emo).

La svampita visione del mondo di una Juno, scolorita baronessa rampante delle camerette e degli abbaini, serpeggia per le tracce del college pop inoffensivo e ozioso ("Let's Get Tired") dei Someone Still Loves You, Boris Yeltsin, con una sua grazia pur maldestra e imperfetta, una tenera antipatia. Il grunge-pop di "Lower The Gas Prices, Howard Johnson" mostra come tramutare auto-distruzione e ribellione in una passeggiata tra giardinette parcheggiate e torte sul davanzale, mentre "Tin Floor 51" insegna a passare un pomeriggio in veranda in compagnia di un ukulele.
Tra le sue pallide abbronzature power-pop ("Not Worth Fighting", "Coming Through") a bordo piscina gonfiabile, "Tape Club" trasuda quello spirito amatoriale, quell'understatement anni 90 che poche band odierne hanno conservato, che emerge in tracce come "Go Upstairs" e "Same Speed".

Che in questa pubblicazione ci sia il germe di un tentativo per i SSLYBY di tornare alla freschezza degli esordi non è dato sapere. È già un buon segno però che abbiano scelto una raccolta così dimessa per rappresentare la propria carriera fino a questo punto: i ricordi più vividi sono a volte, se non spesso, i più insignificanti.

14/10/2011

Tracklist

  1. The Clod And The Pebble
  2. Let's Get Tired
  3. What'll We Do (demo)
  4. Song W + Song L
  5. Sweet Owl
  6. Spinning Sea
  7. Tin Floor 51
  8. Lower The Gas Prices, Howard Johnson
  9. Go Upstairs
  10. Bigger Than Yr Yard
  11. Half-Awake (Deb)
  12. Not Worth Fighting
  13. New Day
  14. Coming Through
  15. Dead Right (Wilmington demo)
  16. We Can Win Missouri
  17. Same Speed
  18. Cardinal Rules
  19. Chili Cook-Off
  20. Song 1000
  21. Phantomwise (demo)
  22. Back In The Saddle (demo)
  23. Yellow Missing Signs
  24. Letter Divine
  25. Bended
  26. Bastard Of Rome

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