I Black Dice del mitico "Beaches & Canyons", l'album che reinventato la musica rock basata sui sample per gli anni 2000, si riaffacciano alla ribalta, dopo un debole "Repo" e i progetti d'avanguardia di Eric Copeland, con "Mr Impossible". Il loro capolavoro e la loro complessa estetica di suoni e sorgenti trans-naturali si fanno sempre più distanti in questa nuova paccottiglia elettronica.
Improvvisamente, il terzetto suona solo giocherellone (e pure amatoriale). "Pinball Wizard", a dispetto del titolo, non ha nulla degli Who, ma in compenso ha una figura di basso quasi plagiata da "Lucifer Sam" dei Pink Floyd, della quale diventa un remix alieno. Tracce come "Rodriguez" sembrano scarti di Fatboy Slim e del big beat d'epoca.
I loro soliti temi esotici sono afflitti dallo stesso problema di "Repo": non portano, dal punto di vista espressivo - ma qui anche nella composizione - da nessuna parte; in questo disco in effetti la band sembra voler comporre, più che decostruire, e come compositori i Black Dice valgono davvero poco. Prevale una fastidiosa incoerenza e un'aura da mixtape che tiene legate sia le canzoni una all'altra sia i lacerti all'interno di una stessa canzone. Il problema è che, in questo modo, niente si distingue da niente. Le mezze idee, poche e mal sgrezzate (nessuna delle quali peraltro suona di prima scelta), s'impongono maldestre e incuranti una dell'altra.
"The Jacker" è groove derivato da un "inceppamento" di suoni, accompagnato dalle loro solite urla strepitanti; quindi cangia in battito in levare per diventare un saltarello robotico (uno dei loro momenti più convenzionalmente danzabili), di nuovo usuale anche per i loro standard sperimentali.
Questa e altre tracce cercano, se non di salvare, di giustificare il disco. Qui e là indovinano alcuni incastri caotici di campioni ("Brunswick Sludge", "Pigs"). Quantomeno bizzarro, anche se poco esaltante, è poi "Out Body Drifter", un remix filtratissimo e stilizzato di una sfuriata funk di James Brown. Ma troppi brani suonano interlocutori e convenzionali.
Quasi nulla ricerca musicale, continui cincischiamenti senza capo né coda, amore da nerd per la consolle e i suoi trucchi: non un album, ma il risultato di un periodo di palestra per tener viva, in qualche modo, la loro sensibilità a mixer e campionatore. Crollo verticale di spessore, il loro punto basso. Primo disco non prodotto dalla fida Paw Tracks.
07/04/2012