Sempre più oltre il recinto del black metal - genere di cui, da qualche anno a questa parte, stanno reinventando le fondamenta - i Deathspell Omega continuano a rifinire la propria formula anche attraverso la pubblicazione di Ep. L'ultimo in ordine di tempo è questo "Drought", che raccoglie sei brani nuovi di zecca. Raggiunto il picco formale con l'uscita di "Paracletus", la formazione francese guidata dalla voce virulenta di Mikko Aspa sembra voler radicalizzare sempre più il suo sound, realizzando una delle sue opere più brutali in assoluto.
Si diceva delle fondamenta black metal, genere ormai completamente superato, in direzione di un post-metal "matematico" e scurissimo capace di dare vita a un gorgo inarrestabile di blast-beat e furia belluina, scariche adrenaliniche e chirurgiche, in quello che potrebbe essere letto come un incontro piuttosto cruento tra i Kataklysm di "Sorcery" e i Voivod.
Si ascoltino, per dire, le vorticose partiture di "Fiery Serpents" o il caos organizzato di "Scorpions & Drought", ma anche le costruzioni relativamente più "misurate" ("Sand", "Abrasive Swirling Murk") o quelle che si aprono su magnetiche panoramiche di prog anni Settanta ("The Crackled Book Of Life") e si avrà il quadro complessivo di una band capace di essere ancora sorprendente.
30/07/2012