Ehnahre

Old Earth

2012 (Crucial Blast)
post-metal

Giungono alla soglia del terzo album gli Ehnahre, un trio che affonda le proprie radici negli ambienti del rock d'avanguardia di Boston, dato che due membri (Ryan McGuire e John Carchia) provengono dai Kayo Dot (che hanno inciso dischi anche per la Tzadik di John Zorn), cui si aggiunge qui un dotato batterista di origine brasiliana, tal Ricardo Doloso.

"Old Earth", l'album nuovo di zecca, sta portando a maturazione quel genere di post-metal già tentato, senza riuscirci appieno, nei due album precedenti a questo - ovvero "The Man Closing Up" (Sound Devastation, 2008) e "Taming The Cannibals" (Crucial Blast, 2010). I quattro lunghi brani qui contenuti (si potrebbero definire come delle mini-suite), tutti titolati "Old Earth", esplorano vari territori della musica estrema.
Il più eclettico è il primo, che riesce a coniugare della musica concreta con della "plunderphonic" (nei primi minuti del brano), spaziando al suo interno con accordi post-rock di chitarra memori degli Storm & Stress che vanno a fondersi con del post-metal e un sottofondo di voce umana agonizzante.

Il pezzo più astratto (e quello che si riallaccia alle sperimentazioni dei Kayo Dot) è il secondo, in cui è predominante il suono del violoncello in un ambito prettamente "avantgarde-jazz" (i Terminal 4 di Fred Lonberg-Holm non sono distanti, per capirci). Più convenzionali, invece, risultano essere gli episodi finali, ovvero il post-core claustrofobico della terza traccia e quella comunque particolare forma di grindcore evoluto del quarto episodio finale, in cui si sperimenta anche con il "math-rock" dei Don Caballero dei primi tempi.
Un plauso alla sezione ritmica, davvero solida e precisa. Lo stile, seppur coraggioso ed eclettico, sembrerebbe ancora da mettere a fuoco. Aspettiamoli quindi alla prossima prova, che potrebbe riservarci delle sorprese.

10/08/2012

Tracklist

  1. Old Earth Pt. 1
  2. Old Earth Pt. 2
  3. Old Earth Pt. 3
  4. Old Earth Pt. 4

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