I Dottori

Canzone perfetta

2012 (autoprodotto)
alt-rock

Un'esistenza felicemente tribolata, quella de I Dottori. Da quasi un decennio ritenuti una delle migliori realtà emergenti dell'area romana, avevano finora dato alle stampe appena un paio di Ep, sufficienti comunque a promuoverli band di culto presso una schiera di fedelissimi sostenitori. Si chiamavano Doctorbrain, e inizialmente cantavano in inglese, ispirandosi a certo rock americano di evidente matrice nineties; ma il primo Ep passò per lo più inosservato.
La svolta arrivò nel 2008 quando, a seguito di un rimpasto nella line-up, ai già presenti Marco Fanella (un virtuoso della chitarra che sa ben destreggiarsi anche ai cori) e Antonio La Chioma (una certezza sulle quattro corde) si affiancarono la straordinaria voce di Andrea Di Toppa (uno di quei pochi cantanti in grado di passare con naturalezza dal grind metal alla chanson tradizionale) e di lì a poco il poliedrico drumming di Luca Urbinati.

Di Toppa portò in dote un talento compositivo sopraffino, la visione d'insieme che caratterizzerà definitivamente il sound della band, e il passaggio al cantato in italiano, evento che renderà la proposta molto più efficace e diretta.
Il risultato furono le quattro tracce (più un'alternative take) raccolte nel secondo Ep "Pornonauta", perfetta istantanea dello stile messo in campo dai Doctorbrain, un ideale crocevia fra i Faith No More più abrasivi  (l'hardcore americano) e i Negramaro meno sdolcinati (la sensibilità tutta mediterranea per la melodia).

Mondi troppo distanti per poter convivere? Non siate scettici, ascoltare per credere, e oggi il quartetto laziale conferma di aver individuato il proprio habitat naturale scrivendo canzoni mai scontate, arricchite da testi ricercati e mai banali, in perenne equilibrio fra graffi sanguinolenti e avvolgenti abbracci, nelle quali riffoni tritatutto e preziosismi romantici si alternano sapientemente.
L'intensa attività live ha contribuito a consolidare la fama del gruppo nella propria zona di residenza, attività culminata con la realizzazione del seguitissimo ciclo di serate "Doctorbrain Lab", ideate con l'intento di far convivere nello stesso spazio suoni, letteratura, fotografia, videoproiezioni, pittura, installazioni, sperimentazioni assortite, e nelle quali la centralità della scena è stata sempre assicurata alla loro musica ed a quella di altre band attentamente selezionate.

I Dottori intanto hanno mutato il proprio nome in italiano e si sono posti l'obiettivo di perseguire la piena indipendenza artistica. Per svincolarsi dalle logiche di mercato hanno messo in piedi un imponente studio di registrazione di proprietà (lo ZeroZero Studio), dove sono state concepite e realizzate le tredici tracce di "Canzone Perfetta".
La comodità degli studio in proprio ha avuto come controindicazione la dilatazione dei tempi, fino ad aprile 2012, quando finalmente i Dottori hanno immesso sul mercato il primo vero album ufficiale.

Oggi l'impressione è quella di ascoltare un greatest hits, perché le tracce contenute in "Canzone perfetta" sono suonate in giro da molto tempo, e chi segue la band le ha oramai mandate a memoria. Una passione quasi artigianale, la smania di perfezionismo, la meticolosa attenzione per i particolari, hanno condotto ad un prodotto pressoché impeccabile.
"Canzone perfetta" contiene anzi tutto delle grandi canzoni, con un livello qualitativo che poche altre formazioni emergenti possono vantare, il tutto suonato in maniera eccellente, ottenendo come risultato una compattezza davvero invidiabile.

Vengono riprese (e riregistrate) tre tracce del precedente Ep: le portentose "Christine", "Pornonauta" e "Belladonna", premiatissima composizione da molti ritenuta il fiore all'occhiello della band. I brani storici danno un po' il mood all'intero album, che però dentro riserva molto altro, a partire dai sensazionali ritornelli che fanno di "Nero", "L'artista" e (soprattutto) "L'alchimista" dei potenziali hit del circuito alternativo.
Non solo la sacra venerazione per Mike Patton, riscontrabile ad esempio fra le pieghe di "Anonimo", ma anche interessanti derive, come il pazzesco incrocio fra metal da stadio e Fred Buscaglione de "La pastiglia", oppure i richiami smaccatamente spanish che condiscono parte della conclusiva "Canzone non per loro".

Non è facile emergere in provincia, e soprattutto non è facile uscire dalla provincia, ma se cercate certezze sul conto de I Dottori, fra questi solchi le troverete senz'altro.

03/04/2012

Tracklist

  1. Christine
  2. Belladonna
  3. La pastiglia
  4. Nero
  5. L'artista
  6. Pornonauta
  7. La canzone perfetta
  8. Fosse per me
  9. L'alchimista
  10. Anonimo
  11. Dio c'è
  12. Giostra di periferia
  13. Canzone non per loro

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