I Roma Amor sono arrivati a questo Ep in 10” dopo aver attraversato le oscure vicissitudini melodiche e poetiche di una storia intrecciata con il folk più noir e letterario, capace di valicare il semplice genere e originando nuovi piccoli anfratti onirici in cui veniva riposta un’umanità e un lirismo di rara fragilità.
Parlare di questo loro nuovo, seppur breve, disco significa riprendere un attimo le fila di quanto successo finora, in un momento molto particolare della loro vita e del loro percorso stilistico. La guida immaginifica di questo cambiamento è Devils, il fondatore dello storico progetto Teatro Satanico, avvezzo a maelstrom elettronici e spiagge di suoni cortocircuitati, che contribuirà a rivestire il classico cabaret-folk dei Nostri con una nuova pelle elettronica.
Ma gli elementi fondanti del gruppo, la voce dolce e maestosa di Euski e la melodia nostalgica di Michele sono sempre lì, seppur inseriti in un nuovo tessuto, trasparente e simile a un cielo notturno elettrico senza tempo.
I movimenti di sensuale oscurità e bisbigliata perversione di “Scared” segnano la volontà di iniziare una nuova via tra synth di velluto rosso, mentre la title track mostra la sottile linea tra rabbia e rancore, tra una violenza letteraria e un pianto a stento trattenuto e “Love To Say Goodbye For” recita un breve epitaffio, un’ultima lettera di addio.
Gli interventi elettronici sono minimali e discreti: sfumature spaziali e spinte corali che sottolineano la magia delicata dei Roma Amor: un lavoro sottile che ben è rappresentato dalla cover “I’m Deranged” (di Bowie/Eno presente in “Lost Highway”), realizzata con umile passione e amore per il sentimento sotterraneo, urbano e malinconico, che percorre l’originale.
I Roma Amor stanno cambiando. Lasciando in un’ombra timida brevi lembi di pelle morta per riscoprire una forza onirica ed emotiva che ci aveva già rapito e che probabilmente continuerà.
24/12/2012