The Men

Open Your Heart

2012 (Sacred Bones)
garage-punk, alt-rock

Una band che ama mettersi alla prova.
Dopo l'incrocio di noise-rock e post-punk di "Leave Home", i newyorkesi The Men decidono di ampliare ulteriormente il ventaglio delle soluzioni stilistiche. Tuttavia all'inizio (il siluro Stooges di "Turn It Around" e la feroce gloria rock-a-rolla di "Animal") "Open Your Heart" sembra ancora di essere dalle parti del disco precedente, se non altro per la virulenza brada che anima il tutto (la ritroveremo più avanti nell'assalto al limite dell'hardcore di "Cube").

Poi però le cose iniziano a prendere un'altra direzione e la band ce lo sbatte in faccia fin dal titolo: "Country Song", come a dire: "attenzione, adesso si cambia registro, cercate di seguirci...". Ed eccolo, quindi, un panorama tremolante costruito dal twang chitarristico, come una frontiera spirituale che improvvisamente prende vita, confluendo naturalmente nell'epica traversata space-rock in salsa krauta (non lontanissimi sono i Neu!) di "Oscillation", in cui l'interplay delle due chitarre (Nick Chiericozzi e Mark Perro) rinnova fasti californiani di "stelle nere" lanciate oltre il muro dell'eternità.

È forte la sensazione di una band animata da una sincera passione onnicomprensiva, tale da condurla anche dalle parti di vertigini psych-pop-punk ("Please Don't Go Away") o ad accarezzare la chioma scapigliata dei Replacements (la title track).
Un piccolo bignami di generi e stili, un ottovolante delizioso e un po' confuso che riparte ancora dal country (via Meat Puppets, sulle tracce di Gram Parsons) di "Candy", sfiora le camicie sdrucite di un grunge desertico in "Presence" e confluisce nei Sonic Youth meno radicali di "Ex-Dreams".
Il loro personale capolavoro sembrerebbe sempre più vicino.

14/03/2012

Tracklist

  1. Turn It Around
  2. Animal
  3. Country Song
  4. Oscillation
  5. Please Don't Go Away
  6. Open Your Heart
  7. Candy
  8. Cube
  9. Presence
  10. Ex-Dreams

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