Prendersela con calma. Questo è il consiglio che gli Underdog suggeriscono al pubblico che si approccia alla loro musica e soprattutto al loro nuovo album, il secondo della serie dopo "Keine Psychoterapie" del 2009 e un lontano Ep autoprodotto.
Proprio tre anni fa l’ensemble romano aveva catturato l’attenzione per un ispirato sound che univa jazz, aggressivo rock, funk dilaniato e atmosfera da cabaret anni 20.
Quel mood non va perduto, ma viene anzi ulteriormente rafforzato in questo nuovo “Keep Calm”, che ha tutte le carte in regola per incuriosire una più vasta platea.
Sin dalle prime note, infatti, la formazione fa subito capire che ci si confronta con musicisti tecnicamente preparati, ma questa bravura non viene utilizzata per inutili virtuosismi quanto per rendere al meglio in potenza e raffinata fantasia i singoli arrangiamenti.
Il piano e la voce di Barbara “Basia” Wis’niewska ben s’intrecciano con il basso e la voce di Diego Pandiscia, degno allievo di Les Claypool nel canto quanto nel groove dello strumento.
Il resto della band non è da meno, con orchestrazioni secche quanto incisive ad opera di chitarra, violino, batteria e tromba, che creano un ulteriore calderone in cui si alternano in maniera schizofrenica elegante raffinatezza e follia nervosa, come già ben si evidenzia nell’apertura di “Lundi Massacre”. Qui c’è un gioco di contrappunti vocali maschili e femminili che giocano, entrambi, su tonalità estese alternando pulito canto a strilli e urla maniache delineando così una caratteristica presente per l’intera durata del cd.
Si può immaginare i Primus che duettano con i Pram, o i Dresden Dolls che finalmente danno sfogo a tutta la loro isteria invece di contenerla come hanno fatto fin troppo spesso, insomma un allucinato viaggio che sa essere assolutamente personale ed avvincente.
Gli Underdog ci sanno fare, poiché sorprendono con le tante sfaccettature che mettono in campo, dimostrandolo ulteriormente con la loro godibile rivisitazione di un evergreen quale “Cuore matto” di Little Tony, che di sicuro apprezzeranno anche mamme e nonne.
(01/12/2012)