Walkmen

Heaven

2012 (Fat Possum)
pop-rock

"Gloriosamente carino": così è stato definito, altrove, il nuovo disco dei Walkmen, ormai grandi star del rock indipendente americano, insieme ai National. Un po' irrisoria, un po' celebrativa, questa definizione accontenterà senz'altro i detrattori e i sostenitori insieme del nuovo corso della band, iniziato soprattutto dallo scorso "Lisbon".
Approdata in quest'ultimo alle Baleari, la band di Hamilton Leithauser non sembra certo intenzionata a lasciarle ("Heartbreaker"), anzi ha chiamato Phil Ek a unirsi a questa vacanza perenne - un limbo, più che un paradiso. Il sound della band ne risulta così ancora più smussato, con la comparsa frequente di un'acustica alla chitarra ritmica e di armonizzazioni - si erano mai sentite? - di stampo Pecknold-iano.

Il risultato è che, senza quel suono così caratteristico, come di una macchina a vapore sferragliante, il suono delle grandi fabbriche del North-East e della "vita moderna" delle metropoli, emergono impietosamente i limiti della scrittura di Leithauser, quasi sempre schematica, priva di veri guizzi; se non, qualche volta, legata a un'idea appena abbozzata, come un prototipo monco ("Nightingales").  
Il gioco ha retto fino a quando la scenografia ha contato più della trama ma, ora che i Walkmen sono tra i più richiesti dai Fallon e dai Letterman (dove senz'altro Hamilton e soci riusciranno ancora ad impressionare), ci si aspetterebbe decisamente qualcosa di più.

Tra la vagamente morriconiana "The Witch" e le placidamente radiofoniche "Song For Leigh" e "Heaven", la band non sposta di un millimetro l'asse emotivo del disco, posizionato su un comodo grigiore. Speriamo che il paradiso non corrisponda davvero a tale ottundimento dei sensi.

28/05/2012

Tracklist

  1. We Can't Be Beat
  2. Love Is Luck
  3. Heartbreaker
  4. The Witch
  5. Southern Heart
  6. Line By Line
  7. Song For Leigh
  8. Nightingales
  9. Jerry Jr.'s Tune
  10. The Love You Love
  11. Heaven
  12. No One Ever Sleeps
  13. Dreamboat

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