Albedo

Lezioni di anatomia

2013 (V4V Records)
alt-rock, songwriting

Siamo stati fra i primi in Italia a puntare sugli Albedo, quando erano ancora un fenomeno quasi esclusivamente locale, ed oggi fa piacere constatare la loro costante crescita di spessore.
Segnalati da amici comuni milanesi, apprezzammo il mix di chitarre e melodie nel loro esordio “Il male”, una sorta di concept sulle vicissitudini della vita comune, fra precariato, cemento, potere massmediatico, complicati rapporti interpersonali e desiderio di essere altrove.
Poi fu il momento delle preziose conferme di “A casa”, lavoro che smussava gli angoli e si posizionava su soluzioni più intimiste.

A distanza di un solo anno gli Albedo compiono un deciso salto qualitativo in avanti, sfoderando la propria opera migliore.
“Lezioni di anatomia” è un viaggio fra gli organi del nostro corpo, i quali danno il titolo ed ispirano ciascuna delle nove tracce della tracklist.
I nostri organi ci parlano, ci raccontano le proprie sensazioni, ci spiegano meglio come funzioniamo.
La nostra esistenza quotidiana narrata da chi la vive costantemente assieme a noi: le emozioni, i sentimenti e gli episodi di tutti i giorni osservati e raccontati da una prospettiva unica e singolare.

Fra arrembaggi sonici (“Stomaco”, l’incipit dell’iniziale “Cuore”), intermezzi electro (“Pance”, “Occhi”) e brillanti ballad (“Dita”, “Schiena” giocata al piano) si stagliano momenti di deliziosa poesia che impongono Raniero Federico Neri come autore sensibile e personale.
Accanto a lui ci sono Luca Padalino alle chitarre, Gabriele Sainaghi al basso e Ruggiero Murray alla batteria.
Particolarmente interessanti alcune code strumentali (“Fegato”, “Gambe”, la già citata “Dita”)  che fanno risaltare le grandi doti artistiche del quartetto, il quale conduce felicemente in porto il proverbiale terzo fatidico disco.

01/04/2013

Tracklist

  1. Cuore
  2. Dita
  3. Stomaco
  4. Pance
  5. Polmoni
  6. Occhi
  7. Fegato
  8. Schiena
  9. Gambe

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