Darkstar

News From Nowhere

2013 (Warp)
soft-electro, electro-pop

A tre anni di distanza dall’acclamato “North”, riecco spuntare James Young, Aiden Whalley & James Buttery, meglio noti come Darkstar. Forte del riscontro positivo ottenuto praticamente ovunque nel biennio appena trascorso, il trio inglese decide di ripartire da un sarcastico "non luogo", come suggerisce lo stesso titolo del qui presente secondo Lp, evidenziando così una visione della realtà delle cose cinica e sobria, per certi versi clamorosamente british. Tuttavia, è un nuovo mantello a coprire la musica di questi tre ragazzotti d’oltremanica. Stavolta, c’è mamma Warp alle loro spalle e le cose sembrano subito funzionare diversamente, nonostante l’impatto possa segnalare la medesima e malinconica opulenza elettronica dell’illustre predecessore.

Messa dunque da parte l’irriverenza ritmica della più giovane e coraggiosa Hyperdub, i Darkstar puntano a una nuova oculata escandescenza strumentale, irta di cullanti bagliori sintetici, accomodanti sezioni e celestiali ripartenze timbriche. La consapevolezza di saper maneggiare una fin troppo ostentata tiepidezza melodica, sovrapponendo al contempo briosi ricami elettronici, è la vera forza del placido trio. L'estatica ascesa dell'introduttiva "Light Body Clock Starter", così come il ping pong al valium della successiva "Timeaway" – già uscita come singolo apriporta - o l'eterea impalpabilità di "-", mostrano fin da subito il candido andazzo prescelto, prima che la danza sbilenca di "Armonica" spezzi con altrettanta meraviglia l'incanto, tra morbide risacche e accecanti giochi di luce.

Con il passare dei brani, la nuova pelle dispiega una forza attrattiva a dir poco magnetica, fino a divenire incredibilmente familiare e a rivelarsi nelle sue componenti: un pop elettronico incredibilmente sofisticato, che da una parte guarda agli Air più ispirati e dall'altra si prostra a dialoghi con ambienti vagamente psych. Quest'ultimo è il caso in primis di “Amplified Ease” - secondo singolo e vero prescelto per lanciare l'album – e più in generale della seconda metà del lavoro: prove ne sono il carillon deviato di “You Don't Need A Weatherman” e l'alterato elettro-soul di “Young Heart's”. E pure il pittoresco inno alla quotidianità di “A Day's Pay For A Day's Work”, nonostante la maschera di sdolcinatezza tipicamente britannica, pare comunicarci fra i suoi rivoli melodici l'appartenenza ad un'altra dimensione.
I due flirt con la pace dei sensi che chiudono il cerchio tornano a toccare le ambientazioni paradisiache dei primi brani: in “Bed Music – North View” le luci stroboscopiche calano progressivamente sfiorando territori ambientali, mentre la ninna-nanna per archi sintetici e melodie in loop di “Hold Me Down” conduce verso il più quieto e sfumato dei congedi.

“News From Nowhere” è contemporaneamente il disco più sobrio e più vivace del trio, per via dell'incredibile varietà di colori in grado di caratterizzare ogni brano e di sostituire il ritmo nel ruolo di cuore pulsante della loro musica. Il vero segreto dei “nuovi Darkstar” sta nell'innata capacità di attrarre a sé qualsiasi genere di orecchio con la forza di una calamita e di conquistarlo senza troppa fatica. Fra una pausa relax e un trip morbido, spruzzi brillantissimi e flussi candidi, architetture complesse e sofisticate espresse con disarmanti dosi di semplicità e schiettezza.

01/02/2013

Tracklist

  1. Light Body Clock Starter
  2. Timeaway
  3. Armonica
  4. -
  5. A Day's Pay For A Day's Work
  6. Young Heart's
  7. Amplified Ease
  8. You Don't Need A Weatherman
  9. Bed Music - North View
  10. Hold Me Down 


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