Scrive Onga nella
press sheet: "DuChamp is an italian scientist, musician and curator based in Berlin, religiously devoted to drone". E che la signorina DuChamp sia religiosamente devota al drone lo si capisce già dall’iniziale “Gemini”, che è una sorta di messa pagana alla Pauline Oliveros. Si prosegue con “Protect Me From What I Want”, una massa scura di radiazioni cosmiche ingabbiate in un barattolo di latta. Notevole “A Worship”, che si snoda secondo i dettami di una
moan wave dronata alla
Grouper. E se “A Way To Grasp Joy Immediately” immerge dilatazioni elegiache in un inferno di basse frequenze, creando un contrasto straniante, le acusticherie della conclusiva “Seisachteia” sono un fiotto di luce in un oceano di oscurità rumoristica.
Ora, posto che la signorina sa sicuramente come e dove mettere le mani, l’unico problema del disco (facilmente risolvibile in futuro) è una certa freddezza delle atmosfere, forse frutto di un approccio da “scienziata” al suono - ma quest'ultima potrebbe essere solo un’illazione.
Il succo del discorso è che se tale è l’inizio ne vedremo delle belle.
05/04/2013