Nel 2013 c’è ancora chi sogna di essere Marc Bolan ?
A giudicare dalle dieci composizioni che farciscono di suoni “Let’s Do It Again” si direbbe proprio di sì.
Un dischetto che potrebbe tranquillamente appartenere all’ennesima indie band anglosassone di turno, e invece scuote il nostro interesse perché (una volta tanto) arriva dalla nostra penisola, frutto del lavoro di cinque musicisti romani che ci riprovano (da qui il programmatico titolo?) dopo essersi ben spianati la strada nel 2012 con il debutto “Racey Roller”.
Rock’n’roll e lustrini a go-go, è il momento di ritirare fuori i vestiti bowiani dall’armadio, riattaccare al muro i poster di T. Rex e Sweet, scendere in strada e ballare al grido di “Andiamo alla conquista del mondo”.
Non che fra queste dieci canzoni si possano trovare spunti sconvolgenti o rivoluzionari, ma se l’intento era quello di far trascorrere all’ascoltatore una mezz'ora di energetica spensieratezza, beh, possiamo ritenere l’esperimento completamente riuscito. Come riuscito è il tentativo di catturare perfettamente il sound di certi vivaci e divertenti anni 70.
L’estetica glam è ben presente sin dai titoli (“Teenage Rebel”, “Get On The Line”) e alleggerisce il suono dei Taxi, il gruppo punk-rock dalla quale provengono alcuni dei componenti dei Giuda.
Oggi la formazione è diventata una perfetta e collaudata party band, con i suoi veloci boogie che vanno dritti al sodo, e l’Europa pare pronta ad accoglierli a braccia aperte.
02/12/2013