Kevin Drumm

Tannenbaum

2013 (Hospital Productions)
ambient-drone

Descritto come “un doppio album di ambient-music maligna”, “Tannenbaum” prosegue il discorso che l’artista americano aveva intrapreso con la doppietta "imperiale", spingendosi ancora oltre in fatto di diluizione ambient-dronica.

Senza nulla temere, Drumm apre questo suo ennesimo lavoro con “Night Side”, un’ora e rotti (!) di estatici abissi cosmici alla deriva. Un buon modo per fare selezione tra gli ascoltatori, insomma…
A spingere la rotta verso profondità sempre più misteriose, ci pensa, poco dopo, “Winter Ice”, che trae evidentemente ispirazione dalla vertigine silenziosa e dall’abbagliante luccichio delle distese di ghiaccio in cui l’uomo smarrisce ogni possibilità di orientamento.
Un certo retrogusto sinfonico – anche se di sinfonismo scarnificato e ultraterreno stiamo parlando… - possiede, invece, “Taurean”, altri ventotto minuti scarsi di impercettibili sommovimenti inconsci che – questo il filo conduttore dell’opera – accumulano granelli su granelli di tensione, lasciando, infine, che la stessa svanisca lì dove il tutto era incominciato: nel nulla.

Più che mostrare, Drumm vuole evocare, vuole metterci in contatto con un’alterità latente, la cui verità si manifesta per gradi, attraverso simboli sparsi, risonanze minime, echi siderali, ma anche sinusoidi (“Grace”) e apocalissi gracidanti (“Dimming The Gas Lights”). Il problema, però, è che in due ore e mezza di musica molti sono i momenti in cui l’attenzione cala vistosamente.
Insomma, Kevin, qualche sforbiciata qua e là potevi anche darla, no?

07/02/2013

Tracklist

  1. Night Side
  2. Winter Ice
  3. Taurean
  4. Gradual Extinction
  5. Return
  6. Grace
  7. Dimming The Gas Lights

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