Debutto per la Relapse Records, “Return To Annihilation” è sicuramente il disco più accessibile della formazione chicagoana, qui evidentemente desiderosa di allargare l’orizzonte dei suoi seguaci.
Il disco fa leva su sonorità più cristalline rispetto al passato e, soprattutto, su una scrittura più equilibrata, anche se meno avventurosa. Alla base di questa nuova incarnazione, c’è una volontà di lavorare sull'epica post- (“Two Moons” e le varianti metalgaze, di “Eternal Return”), senza dimenticare, comunque, le estasi angosciose che caratterizzavano i solchi di “Drenched Lands” (la title track, “Panorama of Mirrors”). Le quattro parti della lunghissima “Obsolete Elegies” (col violino di Gretchen Koehler) approfondiscono tensioni progressive, tra evocazioni ambient-folk, solennità floydiane, sospensioni siderali e visceralità metalliche. A conti fatti, l’ennesimo esercizio, tutto sommato scontato, in fatto di tensione & rilascio…
Anche le pulsazioni ipnotiche di “A Visitation From the Wrath of Heaven” e le meditative scenografie ambient-drone che compongono il quadro di “Exiting the Hall of Vapor and Light” sono tutt’altro che memorabili, nonostante una certa perizia di fondo. Rientrano, in ogni caso, in un discorso di appiattimento sonoro che sicuramente farà gridare al miracolo più di un ascoltatore. Per quanto mi riguarda, invece, continuo a pensare che la loro benzina sia ormai agli sgoccioli…
01/07/2013