Gli ultimi sei anni non sono stati proprio memorabili per i Sightings, alle prese con un’ispirazione altalenante che ha prodotto un paio di lavori sottotono. Esce, quindi, in sordina (e in 500 copie) questo nuovo vinile, comprensivo di otto tracce che, almeno in parte, rimettono le cose a posto.
Sulla scorta di un sound roccioso ed elastico, pregno di rabbia metropolitana e di truci angosce, “Terribly Well” ritorna ai soliti climi apocalittici e a quelle trame corrosive che usano il noise come una tela contro cui dipingere (ma, forse, sarebbe meglio dire: schizzare) le inquietudini più recondite della quotidianità. L'opener di “The Loafer” (un p-funk tramortito da distorsioni aurorali che strada facendo incrocia dissonanze e sovratoni minacciosi) sta lì proprio per chiarire le cose, senza fronzoli.
Sfiancandosi in mezzo a tribalismi assatanati (“Mute’s Retreat”), liquefacendosi poco alla volta nei miasmi atonali di “Yellow” o danzando istupidito in “Better Fastened” e “Bundled”, il disco fa leva sicuramente su una buona dose di esperienza, senza presentare particolari novità rispetto al passato.
Ai congegni “meccanici” di “Take It In Trade” e “Bucket Brigades” spetta, invece, la palma di momenti meno convincenti.
16/05/2013