Dick Diver

Melbourne, Florida

2015 (Trouble In Mind)
jangle-pop

Prosegue spedita, una macchina senza difetti, la carriera dei Dick Diver: terzo Lp pubblicato in sei anni, in “par” perfetto insomma. È un dato che già dà la misura di quanto ci si può aspettare dalla band australiana e dalle sue pubblicazioni “metronomiche”: una riproposizione solida del loro jangle australiano, senza deviazioni per fortuna, ma anche senza quel cambio di passo che potrebbe elevarli dalla soglia del “carino”.

Anche in “Melbourne, Florida” le variazioni sono appena accennate e forse riscontrabili nel respiro più power-pop dell’iniziale “Waste The Alphabet”, dal profilo più irriverente e Bats-iano di alcuni brani (“Beat Me Up (Talk To A Counsellor)”, l’apatia ostentata di “Competition”). Ma poi si torna ai cari Go-Betweens nei soavi accordi di “Blue Time”, nello spirito sempre svagato e maldestro, come se il disco suonasse traballante, e gli stessi strumenti dei Dick Diver si reggessero su un equilibrio precario.

“Melbourne, Florida” nasconde comunque una grande raffinatezza espressiva, espressa nelle sottigliezze emotive attraversate nei vari brani (il carisma Bowie-ano, le suggestioni esistenziali di “Private Number”), seppure mai con qualcosa che possa rappresentare la consacrazione dei Dick Diver. Per quella, c’è ancora da aspettare.

07/07/2015

Tracklist

  1. Waste The Alphabet
  2. Year In Pictures
  3. Leftovers
  4. Beat Me Up (Talk To A Counselor)
  5. Resist
  6. Percentage Points
  7. Competition
  8. Private Number
  9. Tearing The Posters Down
  10. Boomer Class
  11. Blue Time
  12. View From A Shakey Ladder

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